UDINESE- Spalletti: “Con la Roma supplementari da evitare”

Per Luciano Spalletti, allenatore dell’ Udinese, “nella gara di ritorno della semifinale di coppa Italia contro la Roma, in programma domani sera alle 21, andranno soprattutto evitati i tempi supplementari. A questo punto della stagione – ha aggiunto il tecnico – sarebbero il guaio peggiore”. Spalletti – che ieri ha fatto allenare a parte per piccoli acciacchi o per stanchezza Pinzi, Zenoni, Belleri, Bertotto, Iaquinta e Di Michele – ha spiegato che “l’ Udinese parte forse favorita in teoria, ma non certo nella pratica. La Roma – ha aggiunto – va sempre temuta. E proprio con una bella prestazione, a Udine, potrebbe dare una svolta alla sua sfortunata stagione. Se dovesse fare risultato, infatti, la squadra avrebbe una grande ricaduta positiva anche per le ultime due partite di campionato”. Naturalmente la semifinale di coppa Italia è caduta in un momento nel quale l’ Udinese deve anche compiere gli sforzi maggiori in proiezione campionato e, quindi, Champions league. “Sarebbe stato meglio arrivare fin qui con tutta la rosa – ha detto Spalletti – e invece siamo privi di una pedina importante come Jankulovski. Poi domenica, a Cagliari, saremo senza Muntari e Pizarro. Cercheremo comunque di dare il massimo”. L’ allenatore dell’ Udinese non ha parlato di formazione, ma contro la Roma giocheranno senza dubbio Muntari e Pizarro che riposeranno domenica, mentre anche Di Natale dovrebbe partire dal primo minuto. Sensini ha recuperato, ma non è detto che Spalletti lo faccia partire nell’ undici titolare. E’ certo, invece, che in porta giocherà Handanovic perché le condizioni di De Sanctis, infortunatosi contro la Samp, saranno valutate dai sanitari appena giovedì mattina. Il portiere titolare potrebbe rientrare domenica a Cagliari. Infine Spalletti è ritornato sul fallo di Cufré ai danni di Jankulovski che ha messo fuori gioco il centrocampista bianconero nella gara di andata della semifinale di coppa Italia. “E’ stata un’ entrata molto dura – ha detto Spalletti – ma nel calcio può succedere. Voglio però dire che in questi giorni il giocatore giallorosso ha telefonato più volte a Jankulovski dimostrandosi – ha concluso l’ allenatore bianconero – una persona corretta”.

* Intanto Bruno Conti prepara due partite da giocare nel giro di quattro giorni con il pallottoliere in mano. Tra squalifiche ed infortuni dovrà fare i calcoli per vedere chi potrà andare in campo a Udine e chi a Bergamo. La vigilia di questi incontri rispecchia esattamente l’andamento di tutto l’anno vissuto con numerose assenze, sempre. Nel giro di quattro giorni la Roma mette in ballo la permanenza in coppa Italia e di nuovo tenterà di raggiungere i punti necessari per restare in serie A. Vista la posizione in classifica, con soli sei punti ancora a disposizione, c’é da essere certi che il tecnico ha in cima ai suoi pensieri il campionato. Facendo un bilancio, per la Coppa Italia l’allenatore non avrà a disposizione Perrotta squalificato, mentre praticamente out per infortunio ci sono Aquilani, Chivu e Dacourt. I primi due potrebbero recuperare per domenica. Mentre Panucci sembra stare meglio, ieri è tornato a lavorare sul campo e crescono le possibilità di vederlo in campo a Udine visto che poi salterà la partita di campionato contro l’Atalanta per squalifica. Al fianco di De Rossi a centro campo quindi un giovane della primavera, per necessità. La grande speranza per il ritorno di semifinale di coppa Italia (l’andata è finita uno a uno) porta il nome di Francesco Totti. La Roma si aggrappa a lui per tentare di passare il turno e accedere alla finale che potrebbe valere un posto in Uefa per la prossima stagione. Per mettere in campo la squadra per Udine Conti dovrà fare diverse valutazioni in vista della gara ben più importante di Bergamo. Per l’occasione non ci saranno Panucci e Dacourt squalificati, oltre a Totti che sconterà la quinta e ultima giornata di stop. Alla fine è stato deciso (ieri Rosella Sensi è stata a Trigoria per una riunione tecnica con Conti), che la squadra dopo Udine rientrerà a Roma e non si fermerà, come inizialmente ipotizzato, al nord Italia per poi trasferirsi a Bergamo.