TOLMEZZO- Seima Elettronica, per la Cgil è stata una presa in giro

Proponiamo questa nota della Fiom Cgil-Alto Friuli.

Con riferimento alla decisione della DM Elektron di Buia di non rispettare l’accordo sottoscritto in regione il 5 di agosto dello scorso anno, la FIOM CGIL dell’Alto Friuli esprime tutta la contrarietà e la rabbia nei confronti di una dirigenza che ha preso in giro i lavoratori, il sindacato e la regione.

Quell’accordo, che prevedeva una soluzione complessiva per i lavoratori della SEIMA ELETTRONICA di Tolmezzo con un’ipotesi di ricollocazione di 70 lavoratori entro marzo e di 50 entro la fine dell’anno nel capannone edificato con i fondi della regione a Villa Santina. Con un’ulteriore riparto della legge 50 pari a 800.000 euro erano anche stanziati i fondi per eseguire i lavori che avrebbe dovuto indicare la DM ELEKTRON stessa, per adeguare il capannone alle esigenza delle sue produzioni.

In quel capannone avrebbe trovato posto un reparto di progettazione ed un reparto di produzione dando futuro e prospettive a dei lavoratori dotati di alta esperienza e professionalità.

E’ sconcertante sentire e leggere dichiarazioni come quelle fatta dall’amministratore delegato della DM ELEKTRON, il quale afferma che non ci sono più le condizioni per realizzare l’investimento, quando fino ad un mese fa, pur con tutti i ritardi ed i trascinamenti, lo stesso amministratore delegato dichiarava alla stampa; al sindacato; all’assessore regionale che le prime lavorazioni sarebbero iniziate con l’autunno di quest’anno.

Questo atteggiamento irresponsabile, che ha fatto perdere tempo prezioso per trovare vere soluzioni alla vicenda dei lavoratori della SEIMA ELETTRONICA, deve essere di monito anche a quanti vedono nella DM Elektron come una soluzione per altre crisi presenti in regione (vedi SELECO).

In questo momento però, bisogna pensare ai lavoratori, che illusi come noi da quell’accordo non rispettato, hanno sprecato quasi un’anno di cassa integrazione e, alla vigilia della mobilità, non vedono alcuna prospettiva di fronte a loro.

Registriamo l’impegno della regione al fine di ricercare soluzioni alternative e registriamo l’impegno della Comunità Montana della Carnia ad elaborare un nuovo bando di concorso per l’assegnazione del capannone di Villa Santina, che secondo noi dovrà contenere chiare indicazioni riguardo al diretto abbinamento con i lavoratori della SEIMA ELETTRONICA.

Riteniamo che la vicenda che riguarda i lavoratori della SEIMA ELETTRONICA debba essere una delle questioni prioritarie da affrontare e che venga messa all’ordine del giorno di ogni comune della Carnia.

Riteniamo che l’impegno delle istituzioni debba essere ancora maggiore per recuperare la fiducia dei lavoratori, che sicuramente in questa vicenda non si sono fatti una buona opinione su chi li rappresenta.