SCI FONDO- Manuela Di Centa: “Ho pianto di gioia”

“Ho vinto tanto ma l’ emozione di vedere mio fratello cogliere la medaglia d’ argento è stata un’ emozione fantastica. E’ stata un vittoria colta con il cuore e con la testa”. Così Manuela Di Centa ha commentato al telefono l’exploit del fratello Giorgio, medaglia d’argento nella combinata maratona maschile dei mondiali di sci nordico. Il carabiniere carnico ha ceduto solo al francese Vincent Vittoz ma è riuscito a precedere il norvegese Frode Estil. “La natura ci ha dato dei fisici meravigliosi – ha proseguito la campionessa olimpica – ma i nostri genitori ci hanno regalato una caparbietà meravigliosa, grazie alla quale Giorgio è riuscito a coronare il suo sogno. Ho visto la gara in televisione assieme a mia mamma ed ho pianto dall’ inizio alla fine della gara. Che grande gioia però”. Ad Oberstdorf ci sono invece papà Gaetano con il fratello Andrea e un gruppo di supporter di Paluzza. Manuela Di Centa ricorda poi gli ultimi giorni molto pesanti per il fratello Giorgio dopo la deludente prova nella 15 km a tecnica libera. “Quel risultato mi ha fatto crollare addosso il mondo – chiarisce Manuela – per questo con la mamma abbiamo spedito mio fratello e mio papà in Baviera per aiutare psicologicamente Giorgio”. Poi parla della gara: “Inizialmente Giorgio non era tra i primi ma comunque in una buona posizione. Ha concluso la prima parte in alternato senza grossi problemi e poi nel primo giro a skating l’ ho visto reagire. Ha ottenuto il risultato soprattutto con la testa. Non era facile sciare da solo e riagganciare il gruppo al comando. Lì ha fatto il suo capolavoro, è rimasto alcuni chilometri a rifiatare. Ha così trovate nuove energie e negli ultimi chilometri è ritornato tonico e reattivo. A tre chilometri dalla conclusione, quando è scattato su quella salita infinita ho capito che sarebbe salito sul podio. Non mi sono spaventata nemmeno quando per due volte si è trovato bastoncini tra gli sci. In quel momento ho pensato dentro di me ‘Giorgio tieni stretti i bastoni, gli sci quasi uniti e cerca di diventare trasparente per evitare gli ostacoli’. Ha proprio fatto così ed è stata una grande strategia. Le ultime lacrime lo ho versate quando ho visto la velocità con cui è sceso verso la stadio, una struttura meravigliosa come meravigliosa è stata la parte finale della gara di Giorgio. Ho penato un attimo nel vedere lo sprint, Giorgio aveva speso molto e temevo il recupero del norvegese. Invece è stato ancora una volta strepitoso, ha mantenuto il giusto ritmo e l’ argento premia la sua grande gara e corona anche la sua grande carriera”.