TOLMEZZO- La Lega vuole una Comunità Montana più forte

Dopo il no al referendum sulla Provincia dell’Alto Friuli, si è creato un movimento intenzionato a puntare sulla Provincia regionale della Carnia, forte dei consensi ottenuti in quel territorio dal 72% dei partecipanti al voto dello scorso marzo. Ora, però, l’obiettivo sembra essersi spostato su un rafforzamento della Comunità Montana, come spiega Aurelia Bubisutti, segretario circoscrizionale della Lega Nord: “L’importante battaglia del referendum non può restare fine a se stessa- dice l’ex vicesindaco di Tolmezzo-. Non possiamo ignorare il fatto che tre-quarti dei carnici abbiano detto sì ad un ente di autogoverno. Perciò la strada che porta ad un ruolo più incisivo della Comunità Montana è obbligata”. Anche perché, spiega la Bubisutti, nelle proposte del nuovo statuto regionale redatte dalla maggioranza e dalla stessa Lega Nord, non si fa alcun riferimento alla montagna: “E questo, dal mio punto di vista, è abbastanza grave- aggiunge-. Da qui nasce la proposta del nostro movimento, fra l’altro sostenuta dal Comitato per la Provincia dell’Alto Friuli, dell’elezione diretta dei componenti la Comunità Montana”. L’esponente leghista entra più nel dettaglio: “Nello statuto deve essere riportato chiaramente che autonomie locali non sono solo Comuni, Province o Aree metropolitane, ma anche le Comunità Montane. A chi è scettico perché ritiene che ci saranno ricorsi e perciò la proposta difficilmente passerà, rispondo che la corte costituzionale, da molto tempo, ritiene che le Comunità siano enti locali a scopo generali. Ciò significa- prosegue la Bubisutti- che hanno pari dignità di Province e Comuni”. Una Comunità Montana della Carnia più forte verrebbe accettata dalla Provincia di Udine, che già si è battuta con tutti i mezzi per il no al referendum? “Dovrà essere accettata- risponde prontamente la Bubisutti-. Comunque non credo sia questo il problema: si tratta, infatti, solo di volontà politica. Se c’è la volonta di creare sul territorio montano un ente di reale autogoverno, quindi con assunzioni di responsabilità e capacità di programmare e pianificare un progetto unico sull’intero territorio regionale, nulla vieta alla Regione di trasferire o delegare le stesse competenze, attualmente in capo alla Provincia, alla Comunità Montana della Carnia, o comunque dell’area della montagna”.
(di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino)