TOLMEZZO- Al via i lavori per il nuovo “Progetto Montagna”

Le quattro Comunità Montane accettano la sfida del “Nuovo Progetto Montagna”, il piano di lavoro proposto dall’assessore regionale Enzo Marsilio e dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Già stabilite le prime scadenze: a fine novembre dovranno essere attivati i tavoli di concertazione. A sostenerlo è stato il presidente della Comunità Montana della Carnia, Lino Not, nel corso della riunione organizzata ieri a Tolmezzo, presso la sede dell’Ente, che ha visto la partecipazione dell’assessore Marsilio e dei rappresentanti delle quattro Comunità Montane, insieme alle rispettive giunte e ai dirigenti.
“Ciascuna Comunità Montana – ha spiegato Marsilio – dovrà attivare, nel breve periodo, i tavoli di concertazione locali che porteranno ad un successivo confronto a livello regionale. In questa fase gli Enti dovranno coinvolgere le componenti politiche, economiche e sociali del territorio, sia pubbliche sia private, per stabilire dei piani di sviluppo che tengano conto delle peculiarità del proprio territorio, definendo tipologie di intervento e priorità”. Sull’importanza di dare immediatamente avvio al progetto si è espresso anche Lino Not, che ha sottolineato come: “E’ indispensabile stabilire delle scadenze affinché le quattro Comunità Montane possano proseguire di pari passo in questa prima importante fase di lavoro. I tempi sono maturi e ritengo che entro la fine di novembre ciascun Ente debba dare avvio al tavolo di concertazione, al fine di predisporre un piano di sviluppo integrato, in grado di definire, secondo logiche di cooperazione, alcuni ambiti di intervento immediati, per poter operare attivamente già nel 2005”.
Nel corso della serata, che ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Adriano Corsi, presidente della Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio, di Lino Calderan, vice-presidente della Comunità Montana del Pordenonese e di Fabrizio Fuccaro, assessore della Comunità Montana del Gemonese, Val Canale, Canal del Ferro, sono state ripercorse le linee di intervento individuate dalla Regione, focalizzando l’attenzione sulla necessità che tali progetti debbano nascere dal territorio e trovare attuazione in una logica di decentramento. “Il referendum per l’istituzione della Provincia dell’Alto Friuli – ha indicato Not – ha espresso una chiara richiesta da parte della Carnia, e di tutta la montagna, di una maggiore autonomia. La Regione ha recepito queste esigenze affidando alle Comunità Montane un ruolo chiave, quello di portare avanti il progetto di sviluppo del territorio. Si tratta di una sfida, di un’importante responsabilità che deve spingerci a lavorare con determinazione ma, soprattutto, con la convinzione di poter diventare realmente i protagonisti del definitivo riscatto della montagna”. Marsilio ha inoltre ricordato la volontà della Regione di istituire un fondo speciale per la montagna che, insieme ai fondi comunitari, sosterrà economicamente i progetti.