UDINESE- Roma umiliata, 3-0 all’Olimpico

Dall’esaltazione del Meazza al pesante tonfo dell’Olimpico. Tre giorni di altalena fotografano le follie giallorosse di una stagione maledetta che nemmeno Del Neri sembra riuscire a raddrizzare. L’Udinese di Spalletti si conferma una volta di più terza forza del campionato umiliando Totti e compagni grazie a una gara perfetta, con una doppietta di Iaquinta e un rigore di Pizarro. Sotto la sapiente regia del cileno, anima di questa squadra, i friulani dominano la partita in maniera quasi imbarazzante mettendo a nudo tutte le lacune giallorosse. Alla fine per i padroni di casa, oltre alla pioggia, ci sono i fischi della curva sud e i cori sprezzanti “andate a lavorare”. Difficile spiegare un crollo di queste dimensioni, che va al di là delle ‘cassanate’, dell’ammutinamento di Panucci, del valzer di allenatori e di polemiche infinite: l’ultima quella di Delvecchio. A questo punto non è più una questione tattica, urge intervenire e presto per trovare correttivi tornando sul mercato (Taddei è il primo obiettivo). Ma certo anche la difesa continua a dare segnali a dir poco allarmanti confermandosi la peggiore del campionato. Del Neri le prova tutte inventandosi correttivi tattici improbabili (Mancini a sinistra) in una squadra smarrita, dove anche quelli che sono considerati punti fermi (vedi De Rossi) attraversano un’involuzione preoccupante. E una volta tanto non riesce a raccogliere nulla nemmeno dai giovani sbagliando forse a sostituire Aquilani per un Mido sempre piùoggetto misterioso. Probabilmente la più brutta Roma della gestione Del Neri: mai in partita, sempre in soggezione e malinconicamente ridotta in 10 per l’espulsione di Sartor, mai pericolosa slavo un palo di Totti. E se la punizione non è più severa deve dire grazie a Pelizzoli, peraltro piuttosto incerto in occasione dei due gol di Iaquinta, e a Perrotta che nella ripresa salva sulla linea un colpo di testa di Sensini. Tra i friulani invece oltre a Iaquinta, autore di due reti (ma potevano essere tre) pure Di Michele ha fatto impazzire la difesa della Roma. Anche Dellas ‘tradisce’ Del Neri per problemi muscolari (al posto del greco in panchina va un altro giovane della primavera, Briotti). Fuori anche Delvecchio, dopo il battibecco col Milan, per Corvia. Spalletti invece preferisce Pinzi a Pazienza e in panchina porta un centrocampista in più, Pieri, al posto di un difensore, Felipe. I giallorossi si presentano con Mancini a sinistra e Aquilani a destra, ma dopo 20 minuti Del Neri torna all’antico. Sarà per le difficoltà sulle fasce, fatto sta che nei primi 45 minuti c’é più Udinese che Roma. I friulani fanno perno sul centrocampo e sul possesso palla, la Roma aggredisce poco e con scarsa profondità al gioco affidandosi a giocate estemporanee. I guai maggiori per la Roma arrivano quasi sempre dalla parte di Di Michele e Jankulovski che imperversano. Il primo brivido lo procura al 13′ Di Michele con un cross maligno dopo un liscio di Sartor. Dopo cinque minuti altro cross e altro grosso rischio con Cufré che ci mette del mestiere. Muntari comincia a prendere la mira da lontano, anche Pizarro poco prima della mezz’ora ci prova, poi tocca a Jankulovski, sempre da sinistra, mettere in allarme la difesa giallorossa. Bisogna aspettare 38′ per vedere il primo tiro in porta della Roma, ed è un colpo di testa di Mexes, di poco fuolri misura. Ma è un lampo perché subito dopo l’Udinese riprende a spingere: bel destro di Pinzi al 40′, poi addirittura la traversa di Muntari da 25 metri che fa da prologo al gol di Iaquinta suj punizione, dopo uno slalom di Di Michele fallosamente fermato da Ferrari: tocco di Pizarro per il destro del centravanti che perfora la barriera e beffa Pelizzoli. Per dare maggior peso all’attacco Del Neri fa entrare Mido per Aquilani e nella ripresa la Roma cerca subito il pari: gran destro di Perrotta al 5′, nel rimpallo per poco viene fuori un autogol; all’8′ è De Rossi a fallire di testa da pochi passi. Ma al 10′ Pelizzoli salva lo 0-2 su un’incornata di Di Michele, lasciato colpevolmente solo. Ma poi il portiere nulla può sul rigore di Pizarro per l’atterramento in area dello scatenato Di Michele da parte di Sartor che vale al difensore l’espulsione da ultimo uomo. Brutta e anche sfortunata la Roma che al 19′ colpisce un palo con Totti con De Santis che devia quel tanto che basta. Ci provano poi Perrotta e Montella ma non è serata, Pelizzoli salva alla disperata su Iaquinta e Perrotta sulla linea su Sensini. Ma al 38′ arriva il 3-0. E l’amarezza è completata dal malore che coglie il presidente Sensi.