TOLMEZZO- Firmato protocollo per tutela lingue germaniche

Un protocollo d’intesa per tutelare e promuovere le comunità di lingua e cultura germanica della Valcanale, di Sauris e di Timau. Tale documento è stato firmato a Tolmezzo tra l’amministrazione provinciale di Udine ed i rappresentanti dei comuni, degli istituti scolastici e delle associazioni culturali di Tarvisio, Malborghetto, Pontebba, Timau, Sauris e Moggio (direzione didattica). Un protocollo che avrà come obiettivo quello di incoraggiare il pluralismo culturale della Provincia di Udine, anche attraverso l’attivazione di un organismo di consultazione permanente denominato “Consulta per le comunità di lingua e cultura germanica della Provincia di Udine” e la creazione di uno stabile “Istituto per la lingua e la cultura germanica”.
“Se vogliamo mantenere la nostra specialità e la nostra autonomia – ha affermato il presidente della Provincia Marzio Strassoldo, intervenuto a Tolmezzo insieme agli assessori Vittorio Caroli e Renato Carlantoni e al presidente del Consiglio Fabio D’Andrea –, dobbiamo puntare sulle specificità presenti sul nostro territorio, tra le quali rientrano sicuramente le lingue. E’ necessario lavorare per valorizzare tali ricchezze che, è giusto precisare, non sono minoranze ma comunità linguistiche uniche”.
La Provincia quindi si candida come ente attuatore della legge 482 del 1999, impegnandosi a realizzare progetti volti al consolidamento della pluralità linguistica come risorsa e valore aggiunto. Per questo motivo, come ha spiegato la responsabile del protocollo Francesca Cattarin, saranno organizzati convegni, seminari, corsi e occasioni di studio per portare avanti progettazioni comuni.
“La firma di questa intesa – ha spiegato Carlantoni – rappresenta un chiaro indirizzo politico della Provincia, che riconosce e si impegna a sostenere le realtà linguistiche della Valcanale (il tedesco standard), di Sauris (de zahrar sproche) e di Timau (tischlbongarisch). Un analogo passo però – ha precisato – dovrà essere compiuto anche verso le comunità slavofone della Val Resia e delle Valli del Natisone”.
L’assessore alla montagna Vittorio Caroli, sottolineando come le indicazioni previste dal protocollo interessino in modo particolare il mondo della scuola, ha auspicato che “tale documento possa garantire non solo una rivalutazione delle parlate tipiche ma anche una riscoperta delle tradizioni, della storia e della cultura locale”.