AMARO- Visita all’Agemont della II Commissione Consiliare
La sede di Agemont (Agenzia per lo
sviluppo economico della montagna), ad Amaro, ha ospitato la
II Commissione consiliare presieduta da Mirio Bolzan (DS) e
impegnata nell’esprimersi sulla trasformazione dell’Agenzia
stessa in società consortile per azioni. La trasformazione è
stata decisa dalla Giunta regionale il 2 settembre scorso in
applicazione della Finanziaria 2004, che autorizza la Regione a
promuovere la modifica degli statuti delle società partecipate in
funzione del loro cambiamento in SpA consortili, ovvero quella
che trasforma Friulia in Friulia Holding.
In particolare, è l’articolo 5 del nuovo statuto che spiega le
attività della società, operativa dal 1989: lo scopo, che diventa
senza fini di lucro e nell’interesse dei propri soci consorziati
e di soggetti ed Enti pubblici e privati operanti nel territorio
montano, sarà quello di promuovere nuove iniziative economiche e
valorizzare le risorse umane e materiali della montagna, nonché
qualificare quest’ultima attraverso l’innovazione tecnologica.
Al presidente di Agemont, Dino Cozzi, il compito di spiegare la
situazione attuale, le esigenze registrate dalla realtà montana
negli ultimi 30 anni e come queste siano mutate, con il bisogno
odierno di utilizzare i collegamenti via Internet e la banda
larga, ma anche perseguire attività di alto valore aggiunto,
ovvero settori innovativi dove il ritorno è elevato e non
riguarda ambienti di nicchia, senza dimenticare l’assistenza e la
consulenza offerta nella gestione aziendale. Vi è poi una
situazione pregressa che Agemont registra, come la proprietà di
immobili che porta un disavanzo al budget causa ICI e spese di
manutenzione superiori alle entrate che si hanno con gli affitti.
Agemont non svolge pura attività imprenditoriale – ha proseguito
Cozzi – perché nei suoi scopi non c’è l’intenzione di ricavare
reddito. La modifica in società consortile porterà pregi, ma
anche difetti. Oggi la situazione vede il controllo di circa il
91% della Regione, circa il 4% di Friulia e Friulia Lis, del 5%
dei privati. La trasformazione vorrebbe un aumento della
partecipazione dei privati, ma va ricordato che se l’Agenzia avrà
delle perdite – cosa che prevedo – i soci saranno chiamati a
ripianarle e questo può indurli a recedere dalla loro
partecipazione, indicazione che ho già registrato da parte di
alcune banche. Ecco perché abbiamo suggerito due tipologie di
soci: la categoria A (soci ordinari) e la categoria B (soci
sostenitori), dove i primi sarebbero chiamati a ripianare i
debiti mentre i secondi no, ma la Regione si è mostrata un po’
restia in tal senso.
Dipendesse da noi, non avremmo proposto la trasformazione di
Agemont – ha sintetizzato Cozzi – ma vi è una legge regionale
precisa in merito.
Si dovrebbe fare in modo che anche i soci della categoria B
possano far parte del Consiglio di Amministrazione – ha chiesto,
per l’Unione regionale Cooperative, Igino Piutt.
Ho cercato la possibilità di far parte, come Università di Udine,
di Agemont – ha detto invece il rettore Furio Honsell – e sono
quindi contento di leggere che il nuovo statuto lo prevede, ma vi
sono alcuni punti che mi lasciano perplesso, ad esempio non
capisco perché non possa mai distribuire utili tra i suoi soci, a
nessun titolo.
Bisognerebbe rivedere anche la legge istitutiva di Agemont – ha
suggerito il rappresentante della Lega Cooperative, Duilio
Bunello.
Specificate che agite anche per la promozione del settore
turistico, dove menzionate quello economico, perché la cosa non è
così scontata – ha chiesto Paola Schneider dell’Unione regionale
commercio e turismo.
Agemont – ha rammentato Luigi Bonanni della Federazione degli
industriali – è nata per far fronte a un momento di eccezionalità
e non per gestire l’ordinario. Non vorrei che, con la
trasformazione, andassimo a svuotare questa missione originaria,
oggi più sentita che mai dalla montagna.
Domande di approfondimento non sono mancate da parte dei
consiglieri Alessandra Battellino di IdV-FVG (cosa prevede la
gestione degli immobili), Violino e Franz di LN (approfondiamo
ancora la questione in Commissione prima di esprimerci), De
Angelis di PRC (numerose le perplessità, tra cui l’aumento del
capitale sociale), Pupulin (va valutata meglio la “mission” della
nuova Agenzia) e Petris dei DS (siamo alla prima modifica delle
partecipate, non dobbiamo farla in fretta e male perché da qui
seguiranno le altre). Il presidente Bolzan ha ricordato che
mercoledì prossimo (13 ottobre) è già prevista una riunione di
Commissione con in calendario l’espressione di proposte da dare
alla Giunta, occasione per riflettere sugli aspetti emersi ad
Amaro, sulla legge istitutiva di Agemont e sulla posizione che
avrà Friulia.