UDINESE- Fair play questo sconosciuto, così vince il Brescia

Il Brescia coglie la prima vittoria con un gol di Mannini, mentre De Sanctis è a terra, e al Friuli scoppia il finimondo. Per l’antisportività del giocatore del Brescia (i friulani si erano praticamente fermati in attesa che deponesse il pallone fuori campo), per il mancato fischio dell’ arbitro Dattilo che avrebbe risolto alla radice il problema, per un fair play che alla fine si è dimostrato valido solo per i salotti settimanali, ma che viene praticamente disatteso nei 90 minuti di gioco. Difficile dire chi abbia ragione in questi casi. L’arbitro non ha fermato il gioco e quindi Mannini ha ritenuto opportuno proseguire. De Sanctis era rimasto a terra dopo una uscita su Sculli. L’azione era proseguita. Quindi? Quindi gol regolare, ma indubbiamente antisportivo, e palla in centro. Tre punti d’oro per il Brescia, una sconfitta assurda e inopinata per l’Udinese soprattutto per come è maturata. Spalletti ha messo in campo una formazione rivoluzionata per via degli impegni di coppa Uefa con il Panionios e di domenica contro la Juve. Iaquinata e Pizarro in panchina, spazio a Belleri e Mauri. Si chiama turnover. Ma non è stata la stessa musica. Tanto che la squadra è apparsa lunga, slegata e con un centrocampo a tre solo in parte rafforzato da Jankulovski. Per contro De Biasi ha impostato la partita con un solido 4-4-2: Zoboli fin dal primo minuto insieme a Dallamano e Di Biagio a centrocampo. Esperimento riuscito, al di là delle polemiche nel finale, perché la squadra è apparsa più competitiva. L’Udinese parte premendo sull’acceleratore, ma si fa sorprendere quasi subito dal Brescia. Muntari stende in area Stankevicius e Caracciolo, all’8′, non sbaglia il sacrosanto rigore. I padroni di casa subiscono il contraccolpo psicologico: c’é una reazione ma non porta i frutti sperati. Vanno alla conclusione Di Natale, Belleri e Jankulovski, ma al 36′ il Brescia, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, potrebbe raddoppiare. L’Udinese si fa vedere allo scadere con una bella triangolazione Di Natale-Di Michele-Fava la cui conclusione esce di poco. Nella ripresa Spalletti toglie Muntari per Pizzarro e poi Mauri per Pazienza. E qualche cosa cambia. Il gol del pareggio arriva però solamente sugli sviluppi di una azione inattiva. Una punizione bomba di Jankulovski sulla quale è lesto Di Michele a deviare. I padroni di casa cercano di vincere la partita, ma il Brescia, che intanto ha inserito Mannini per Stankevicius, non cede di un metro e risponde azione su azione. Al 22′ Sculli va vicino al gol, mentre cinque minuti dopo lo stesso giocatore non trova la misura giusta. Si arriva così al 31′ con un lancio lungo per Sculli sul quale esce De Sanctis e anticipa il giocatore avversario che lo colpisce di striscio alla schiena. Dattilo non fischia, sul pallone si avventa Caracciolo anticipato da Pazienza e Mannini mette dentro con un perfetto pallonetto, mentre De Sanctis è a terra. Il parapiglia coinvolge un pò tutti. Ne fanno le spese Jankulovski e De Biasi che devono rientrare anzitempo negli spogliatoi. Ridotta in dieci l’Udinese non è riuscita a rimettere in sesto la partita. A nulla sono serviti i richiami di Spalletti. Ognuno ha giocato per se stesso e in questa situazione il Brescia ha avuto buon gioco a condurre in porto una partita pesantissima per la propria classifica.