GEMONA- Celebrazioni in ricordo di Basilio Brollo

L’Amministrazione Comunale di Gemona del Friuli celebra il terzo centenario della scomparsa del missionario e sinologo gemonese Basilio Brollo (1648 – 1704) con una serie di manifestazioni pensate in modo da far conoscere ed apprezzare ad una vasta utenza la figura e l’opera del grande concittadino evidenziando il suo contributo nell’ambito dell’evangelizzazione dell’Oriente, in quello linguistico e culturale.

Le manifestazioni iniziano il 25 settembre 2004 alle ore 17.00 nella Sala Consiliare di palazzo Boton con una conferenza del padre francescano Fabio Longo e con la presentazione di una pubblicazione sul missionario edita per l’occasione che permetterà, pur senza approfondimenti specialistici, di far conoscere ad un vasto pubblico un Friulano di grande spessore che non può essere dimenticato.

Avrà luogo poi l’inaugurazione della Mostra, allestita nei locali di Palazzo Elti in via Bini, dal titolo “Genti senza fine, terre senza termine”, che riprende la frase con cui padre Basilio, in una lettera ai familiari a Gemona, sintetizzava le sue prime impressioni sulla Cina: la densità della popolazione e la vastità del territorio colpivano il frate gemonese alla fine del Seicento come colpiscono noi, oggi, se entriamo in quel mondo.
L’esposizione è stata resa possibile grazie alla sensibilità dimostrata per l’iniziativa da parte della Provincia Veneta dei Frati Minori, che ha messo a disposizione oggetti e fotografie provenienti dal Museo Missionario Francescano di Monselice (Padova).

La prima sala è dedicata specificamente ad illustrare il personaggio: vi verranno esposti, tra l’altro, due suoi ritratti, diciannove lettere autografe, un rarissimo esemplare del dizionario cinese-latino edito a Hong Kong nel 1853, una dettagliata carta geografica dello Shaanxi (la regione cinese dove il missionario operò e morì) risalente agli ultimi decenni dell’Ottocento e un pannello illustrativo delle numerose tappe del suo viaggio da Venezia alla Cina.

La seconda sala, è dedicata all’ abbigliamento e all’ arredamento e propone: due abiti molto particolari di cui uno in fibra vegetale usato dai contadini al lavoro nelle risaie, scarpine femminili che testimoniano l’abitudine di fasciare i piedi, piccoli oggetti tra cui un pendaglio-amuleto in giada traforata; sette vasi in ceramica policroma, di grandi dimensioni, risalenti principalmente all’epoca in cui padre Basilio visse in Cina tra la fine del Seicento e i primi anni del secolo successivo; un tappeto in seta (cm 152×252) con motivi di draghi imperiali.

La terza sala presenta esemplari che illustrano aspetti della vita quotidiana e della religione cinese: una serie di pipe da oppio di diversa fattura di cui due ad acqua; una teiera termica; un set da scrittura; un pallottoliere cinese; una serie di statue in bronzo che rappresentano le tre principali religioni diffuse in Cina: Buddhismo, Confucianesimo e Taoismo; uno scacciaspiriti o flabello; un cilindro del tao. Completa la sala un’ esposizione di monete cinesi, che occupa una vetrina di 360×50 cm., ricca di centinaia di pezzi, molti dei quali rilevanti per forma, rarità e antichità.
Nella quarta sala trova spazio una mostra fotografica d’eccezione. Curata dal Gruppo Fotografico Gemonese, espone 54 riproduzioni in grande formato (circa cm 30×45) di immagini scattate in Cina e risalenti ai primi del Novecento, che presentano originali flash sulla vita quotidiana e sulle attività umane.
Per i visitatori sono disponibili un fascicolo illustrativo del materiale esposto e delle cartoline commemorative, che riproducono alcune tra le fotografie più significative. Le didascalie sono state realizzate anche in lingua tedesca ed inglese.
Orari di visita: (dal 26 settembre al 28 novembre 2004): venerdì: ore 16.00-19.00; sabato e domenica: 10.30-12.30 e 15.00-19.00. Ingresso libero.

La mostra è interessante anche dal punto di vista didattico, in quanto contribuisce a far prendere coscienza ai giovani dei rapporti tra la storia locale e la “grande” storia; per questo è stata studiata la possibilità di visite guidate il mercoledì dalle 10.00 alle 12.30, con prenotazione obbligatoria presso la Civica Biblioteca Glemonense “don Valentino Baldissera”, tel. 0432 – 980495.

A seguire, domenica 26 settembre, le iniziative organizzate per l’occasione dalla Parrocchia di S. Maria Assunta: alle ore 17.00, in Duomo, un concerto d’organo tenuto dal maestro Riccardo Cossi, seguìto, alle ore 19.00, da una S. Messa concelebrata dall’Arcivescovo di Udine, Pietro Brollo, dal Ministro Provinciale della Provincia Veneta dei Frati Minori, padre Bruno Miele e dai sacerdoti locali durante la quale verrà scoperta una lapide commemorativa.

Un ringraziamento particolare alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, alla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale e alla Associazione Industriali della Provincia di Udine che hanno sostenuto il progetto.