MOGGIO- Ermolli, anche Strassoldo all’assemblea permanente

I lavoratori e i rappresentanti sindacali sono convinti della necessità di concretizzare le manifestazioni di volontà espresse da tutte le parti politiche, che sono, fino ad ora, intervenute nella vertenza Ermolli.
Va in questa direzione la visita del Presidente della Provincia Marzio Strassoldo a Moggio, già presente in giugno a capo del corteo di solidarietà alle maestranze che ha raggiunto il comune di Resiutta.
Dopo aver incontrato le rappresentanze sindacali dei lavoratori, presso lo stabilimento Ermolli, Strassoldo è intervenuto, all’assemblea permanente dei lavoratori in municipio.
Il presidente ha ribadito che la presenza della Provincia non è solo di solidarietà. “Siamo presenti in forze per individuare alcune vie d’intervento”. Ha sottolineato la necessità urgente di tagliare al più presto qualsiasi rapporto con la proprietà, per dare delle prospettive concrete alla ripresa del lavoro; soprattutto la soluzione dell’affitto d’impresa. Giovedì è auspicata una decisione verso il fallimento presso il tribunale fallimentare di Milano.
Ha evidenziato che gli interessamenti delle multinazionali non danno garanzie e che le soluzioni si devono ricercare tra imprenditori che si impegnano in prima persona radicandosi nel territorio.
Sulla situazione economica contingente ha affermato che la “montagna” potrà salvarsi soltanto se in essa vi sarà un nucleo forte di attività manifatturiere industriali, in grado di offrire base al sistema economico dell’Alto Friuli.
Ha concluso con queste parole. “La montagna si salva, il Canal del Ferro si salva, Moggio si salva solo se si salva la cartiera”.
E’ seguito l’intervento di Polano Mauro, a rappresentanza dei lavoratori e forze sindacali, per sottolineare che il pensiero di Strassoldo sostiene e conferma la bontà delle azioni intraprese dai lavoratori e dai loro rappresentanti sindacali nella conduzione della vertenza Ermolli.
Erano presenti all’incontro anche il Presidente dell’assemblea della Montagna D’Andrea e i consiglieri provinciali Gasparutti e Bardi.