ALTO FRIULI- Illy ospite oggi del Consiglio Provinciale di Udine

Il presidente della Regione Riccardo Illy è
intervenuto oggi ad Udine alla seduta straordinaria del Consiglio
provinciale, presieduto da Fabio D’Andrea, espressamente dedicato
all’avvio di un dibattito volto ad analizzare le proposte più
idonee per rispondere all’esigenza di sviluppo della montagna
friulana.

Nel suo intervento il Presidente della Provincia Marzio
Strassoldo, che ha preso la parola prima delle dichiarazioni
espresse da Flavio Pressacco, a nome della minoranza consiliare,
e da Piero Mauro Zanin, per la maggioranza, ha evidenziato la
necessità di un percorso “dai tempi stretti e incalzanti che
affronti in modo risolutivo i veri problemi della montagna
friulana”.

“La popolazione dell’Alto Friuli – ha chiarito Strassoldo – ha
confermato di volere l’unità della Provincia di Udine, ma i
problemi della zona rimangono irrisolti e oggi quindi è giunto il
momento di agire con determinazione. Consegneremo alla Regione un
programma organico e ambizioso per il rilancio della montagna
friulana, un documento che abbiamo elaborato prima che la vicenda
referendaria distraesse l’attenzione delle attività programmate e
che quindi presentiamo solo oggi, consapevoli di aver avviato un
cammino che va condiviso in primis con tutte le forze del
Consiglio provinciale di Udine e poi con altre istituzioni
coinvolte nelle azioni per lo sviluppo della zona. Si tratta di
un percorso che deve incidere sui meccanismi di degrado e
difficoltà dell’area montana e per il quale chiediamo alla
Regione un piano straordinario di interventi, per il quale
dovranno impegnarsi con forza anche gli altri soggetti coinvolti
nella crescita della montagna friulana, come i Comuni, le
Comunità montane e il Governo, al quale richiederemo sostegno. Ma
ci impegneremo anche – ha concluso Strassoldo – a coordinare le
azioni da compiere con la Provincia di Pordenone, territorio con
zone montane e problemi simili ai nostri”.

Il presidente della Regione, nel proseguo dell’Assemblea
consiliare (alla quale è anche intervenuto l’assessore regionale
alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali Enzo Marsilio), ha
dal canto suo sottolineato la necessità che la presidenza della
Provincia e tutti i consiglieri abbandonino ora sbagliate
interpretazioni politiche della campagna e dell’esito
referendario (dello scorso 21 marzo, per l’istituzione della
nuova Provincia dell’Alto Friuli – “interpretazioni che oggi non
convengono veramente a nessuno”, ha affermato) per concentrarsi
sui problemi da risolvere a favore dell’area montana.

“Problemi che vanno risolti – ha indicato Illy – grazie ad
istituzioni collaudate, non inventandone di nuove, e sulla base
di riforme che vengano a riguardare l’intero territorio e non
solo una parte”.

In questo contesto, ha aggiunto il presidente della Regione,
vanno ascoltati i sindaci dei Comuni interessati e e le Comunità
montane, nonchè – condividendo l’impostazione di Strassoldo – la
Provincia di Pordenone, attivando un’attività congiunta ed
integrata tra le due Amministrazioni.

Sostanzialmente due le riforme complessive necessarie indicate da
Illy: quella degli Enti locali (è stata predisposta una seconda
bozza, “decisamente più avanzata ed aperta al confronto”), nel
cui ambito dovranno trovare spazio anche alcune soluzioni per la
montagna, e quella dedicata alle Comunità montane.

Ricordando che il suo programma di Governo prevedeva e prevede
iniziative ed interventi per la montagna in campo
infrastrutturale (di pochi giorni fa l’accordo per il
collegamento viario Carnia-Cadore), agricolo-zootecnico,
turistico ed occupazionale (puntando ad esempio sul telelavoro)
il presidente Illy si è detto pronto ad accogliere le proposte
che giungeranno dalla Provincia di Udine, “dopo il confronto con
Comuni, Comunità montane e gli altri soggetti chiamati a
concorrere allo sviluppo della montagna”.