TOLMEZZO- Referendum, la riscossa della nuova Comunità Montana

Il nuovo Direttivo della Comunità montana della Carnia ha analizzato il risultato del referendum sulla nuova provincia rilevando come la partecipazione ampia della gente della montagna e il risultato indiscutibile della Carnia se da una parte ha cancellato l’ipotesi della Provincia della montagna ha confermato l’aspirazione maggioritaria della Carnia all’autonomia.
La nuova Comunità è lì a indicare la strada della possibile “riscossa”, non contro qualcuno o qualcosa, ma per dare una prospettiva reale di soluzione dei problemi della montagna. Si può dire che l’accordo istituzionale che ha portato alla costituzione della nuova Giunta, eletta proprio una settimana fa e che vede la presenza di tutti i partiti della montagna, costituisce un segnale importante per evitare i rischi della frustrazione e della rassegnazione. E’ fondamentale che i cittadini riconoscano nell’Ente comunitario uno strumento “forte” per lo sviluppo e ciò potrà avvenire se prevarranno le logiche dell’unità e dell’interesse complessivo della montagna, al di là dei particolarismi territoriali e partitici. Il Direttivo ritiene vadano rivisti e rafforzati a questo punto i poteri e le competenze delle Comunità montane, alle quali spetta il ruolo di rappresentanza istituzionale vera delle genti della montagna nella prospettiva della riforma federalista della Regione. Nessuna contrapposizione alla provincia di Udine, ma deve essere ben chiaro che i trasferimenti ulteriori di competenze dalla Regione agli enti locali, non dovranno trascurare il ruolo centrale delle Comunità per la soluzione dei problemi della montagna