SPORT INVERNALI: Per Porracin, Toscan ha torto

Continuano a far discutere le parole di Fortunato Toscan, presidente dello Sci Cai Monte Lussari. Il suo intervento in occasione della riunione della società della Fisi regionale, riguardava il mancato rinnovo del tesseramento con il suo club di cinque sciatori della categoria Giovani. Toscan aveva parlato del rischio di un mercato e quindi della necessità di predisporre delle regole. Toscan è stato applaudito dai presidenti presenti in sala ma non tutti hanno approvato. Fra questi ultimi c’è Luigi Porracin, ideatore del Master Racing Team di Pordenone, maestro e allenatore di sci ma anche vicepresidente del Comitato regionale. In una nota Porracin, pur capendo il rammarico di Toscan, dice che “la libertà di scelta da parte di una famiglia è un diritto sacro e inviolabile, che può non essere condiviso ma deve essere rispettato”. Porracin ricorda che qualche anno fa la Fisi nazionale ha abolito il nulla osta per il passaggio ad altra società “e non vedo come Toscan possa pretendere quanto cancellato dall’assemblea federale”. Non manca una stoccata al club tarvisiano: “Se Fortunato avesse voluto impedire la fuga degli atleti, avrebbe potuto agire in mille modi, non certo pubblicando i loro nomi sul giornale, quasi che cambiare società sia un crimine e un’infamia. La carriera di un atleta è breve ed i costi sono quasi completamente a carico delle famiglie- prosegue Porracin- Perciò è ovvio che i genitori cerchino le condizioni migliori per far gareggiare il proprio figlio. E probabilmente queste condizioni, tecniche, economiche e ambientali, al Lussari non ci sono più da tempo”. Porracin ricorda di aver cambiato sei club, trovando sempre stimoli nuovi, “eppure ogni volta che questo accade la colpa è sempre degli altri, allenatore, amico o società che sia”. Porracin ringrazia poi il presidente del club dove i ragazzi andranno ad iscriversi, per aver dato asilo e supporto ad atleti ancora innamorati dello sci. Ma non è finita: “Desidero dissuadere bonariamente Toscan da comportamenti che potrebbero danneggiare gli atleti e, perché no, anche la sua stessa persona- dice- In passato, quanti ragazzi, provenienti da Trieste o Carnia, hanno ingrossato le fila del Lussari? Oggi succede il contrario e non ci si deve lamentare. L’importante è che gli atleti restino in regione e non vadano all’Eur o al Posillipo, com’è successo in passato, o non abbandonino questo meraviglioso mondo”. Porracin conclude assicurando che “non ci sono complotti o strane strategie per delegittimare un club storico e glorioso come il Lussari. E le famiglie non si lascino intimorire da atteggiamenti arroganti o minacce velate solo per aver esercitato il diritto a scegliere il meglio per i propri figli”. (di
Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)