OVARO: Per il sindaco Not sono troppi gli oneri per i Comuni

Non gravare i Comuni di montagna di ulteriori spese. E’ questo il senso della lettera inviata ai massimi vertici regionali e provinciali e ai sindaci dei comuni carnici, dal primo cittadino di Ovaro, Lino Not. “Con il recente riassetto delle funzioni svolte dall’Agenzia Regionale per l’impiego, trasferite alle Province, sono stati posti a carico dei comuni ricadenti nel territorio carnico, proporzionalmente al peso demografico di ciascun ente, gli oneri finanziari che il Comune di Tolmezzo sostiene per la concessione in uso gratuita dei locali adibiti a ufficio del lavoro” scrive Not, aggiungendo che il capoluogo carnico ha già inviato ai Comuni la richiesta delle quote, seppur minime. Secondo il sindaco ovarese, la Regione ancora una volta ha attribuito competenza e obblighi ai Comuni, senza attribuire le relative spese. “E’ giusto ricordare che la compartecipazione è prevista da una legge dello Stato- precisa Not- ma nulla impediva all’amministrazione regionale di assumersi gli oneri relativi, peraltro, ad un servizio pubblico di interesse diffuso e preminente come quello dell’Ufficio per l’impiego”. Secondo Not, “l’impressione è che si voglia scientemente sorvolare sulle implicazioni pratiche che molti dei provvedimenti legislativi regionali hanno sulle realtà comunali. Sono numerosi i provvedimenti- prosegue- che, in modo esplicito o mascherato, trasferiscono competenza aggiuntive ai Comuni, senza prevederne l’impatto in termini di costi e di impegno diretto per l’aggiornamento e la qualificazione professionale specifica del personale locale”. Le conseguenze? “Aumenta sempre più il divario fra le piccole comunità locali, soprattutto montane, e altre solide realtà, privilegiate da una migliore collocazione geografica e premiate da maggiori risorse proprie”. Not conclude così la sua missiva: “Vi sono argomenti, materie e funzioni per i quali andrebbe urgentemente valutata l’opportunità di delega alle autonomie locali, in particolare ai Comuni, in settori di preminente interesse per le comunità locali. Andrebbero verificate attentamente le priorità, evitando di delegare solo incombenze ed oneri che impediscono alle realtà locali di avere un’azione amministrativa concretamente incisiva”. (di
Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)