FORNI AVOLTRI: Fabio Gerin diventa consigliere di minoranza

Fabio Gerin non ci sta più e diventa l’unico rappresentante della minoranza a Forni Avoltri, un comune nel quale, alle ultime elezioni amministrative, si era presentata una sola lista. Una decisione che Gerin maturava da tempo e che ha trovato ufficialità in seguito all’interruzione del rapporto di lavoro fra il Comune e il segretario comunale Nicola Gambino. “E’ stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché abbiamo perso una persona in gamba- dice il consigliere-. Io, comunque, non sono mai riuscito a legare con la giunta, con l’eccezione del vicesindaco Emanuele Ferrari, e la maggior parte dei consiglieri, perché nessuno mi ha seguito nelle mie proposte tendenti a valorizzare il territorio. Il mio malumore, fra l’altro, rispecchia quello della popolazione. Credo che la mia scelta verrà seguita da altri, così il gruppo di minoranza che ho costituito potrà crescere”. Gerin spiega di non condividere la linea politico-gestionale dell’amministrazione e poi aggiunge: “Sono molte le cose che non capisco. Ad esempio perché una strada di fondamentale importanza turistica quale la Forni Avoltri-Collina continui a risultare dissestata. O perché si sottovalutino le difficoltà che stanno incontrando le attività economiche del paese. O ancora perché si debba aspettare così tanto tempo per la consegna del legname d’opera: ci sono famiglie, che devono costruire o ristrutturare case, costrette a sospendere i lavori, mentre altre persone, nonostante avessero presentato la domanda nello stesso periodo, sono già state soddisfatte. Aggiungo- dice Gerin- il problema dell’acquedotto di Sigilletto: un po’ di pioggia è sufficiente per sporcare l’acqua oppure per bloccarne l’erogazione, con conseguenti spese di migliaia di euro per il depuratore”. Se non si fosse capito che i rapporti fra il consigliere d'”opposizione” e il sindaco Loris Brunasso, non siano idialliaci, c’è un’ulteriore riprova: “Mi auguro- dice Gerin- che il primo cittadino mi permetta di visionare gli atti amministrativi, perché da qualche giorno ha informato i dipendenti comunali che i consiglieri devono avere la sua approvazione prima di consultarli. Un privilegio che non gli è consentito”.
(di Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)