TOLMEZZO: Oggi il pubblico accertamento dei prodotti del Consorzio Carnia

Il pubblico accertamento indetto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, visto il parere favorevole della Regione, e ritenute accoglibili le richieste per la registrazione comunitaria della DOP “Formaggio Carnia” e “Formaggio Carnia Salato – Formadì Salat” e della IGP “Ricotta Affumicata di Carnia”, rappresenta il passo finale dell’iter burocratico-amministrativo delle istanze presentate. “Sono entusiasta per questa riunione – dice Maria Luisa Turina presidente del Consorzio – infatti dopo vari incontri e revisioni le nostre istanze, supportate da una corposa documentazione, hanno trovato il favorevole riscontro presso gli uffici ministeriali, riscontro che arricchirà entro il prossimo autunno, oltre al San Daniele e al Montasio, “il paniere” dei prodotti tutelati della Regione. Tra gli obiettivi principali – ribadisce il presidente – il rafforzamento e la qualificazione del sistema agricolo ed agroalimentare della Carnia mantiene una posizione fondamentale e portante che può e deve essere sviluppata.” La richiesta di registrazione comunitaria della DOP “Formaggio Carnia” è articolata per coprire tutte le lavorazioni fondamentali, quella che avviene in latteria (il Consorzio associa i cinque principali caseifici: Ememonzo, Ovaro, Paularo, Sutrio e Tolmezzo), quella che si svolge in malga e quella del formaggio salato, cogliendo di ognuna di esse i tratti più tipici e tradizionali: con la DOP, tutto il ciclo produttivo, dai foraggi, al bestiame, alla stagionatura, esalta l’origine esclusiva. L’IGP della ricotta, inoltre, coglie e regolamenta una delle lavorazioni più antiche, che sta riscontrando un continuo e progressivo successo di mercato. L’ottenimento della protezione comunitaria delle tre denominazioni fissa due obiettivi di fondamentale importanza sul fronte della valorizzazione del territorio: consente, da un lato, l’uso del nome “Carnia” sono a quanto autenticamente vi si produce in condizioni di regolamentazione rispondente ai canoni della tradizione e, dall’altro, impone la definizione di precise ed omogenee politiche di qualità. Si tratta di aspetti tali da consolidare un autentico “sistema”, il cui controllo e schema di certificazione saranno affidati ad un ente terzo, l’Istituto Nord Est Qualità di San Daniele del Friuli (che opera già, tra gli altri prodotti, per il Prosciutto di San Daniele, lo Speck dell’Alto Adige e la Mortadella Bologna). Richiamando la strategia del Consorzio, il presidente anticipa che: “La consacrazione ufficiale del nome “Carnia” per i principali prodotti del lattiero-caserario rappresenta un punto di partenza di qualificazione e di valorizzazione, in primis commerciale, che deve d’ora innanzi essere perseguito con determinazione”. La produzione consortile del 2001 ha visto la lavorazione di circa 7.500.000 chili di latte, destinata per quasi la sua totalità alla produzione di formaggio per un totale di oltre 100.000 forme di formaggio e altrettanti pezzi di ricotta. “Sono questi i numeri sui quali stabilire le proiezioni iniziali circa la potenziale consistenza dei prodotti tutelati DOP e IGP afferma il presidente Turina”. L’iniziativa del pubblico accertamento indetto dal MIPAF ha lo scopo di recepire le eventuali osservazioni e gli orientamenti finali dell’intera filiera produttiva e sarà oggetto di un importante riunione organizzata a Tolmezzo, presso la sala convegni della Comunità Montana della Carnia, per le ore 9.00 di oggi, giovedì 27 giugno.