SCI ALPINO: Giovani talenti regionali crescono

Il settore giovanile dello sci alpino regionale ha chiuso la stagione con molti dati confortanti, a partire dall’aumentato numero dei bambini che si sono dedicati all’agonismo. Si tratta di un’inversione di tendenza significativa, anche perché alla quantità si è aggiunta la qualità, con grandi risultati ottenuti nelle maggiori manifestazioni giovanili nazionali e internazionali, dal Pinocchio al Lattebusche fino al Gran Premio Giovanissimi. “Dobbiamo comunque andare cauti perché parliamo di bambini, ma il vivaio è vivo grazie al lavoro di allenatori e club” dice Fabio Tschurwald, direttore tecnico delle prove alpine all’interno del Comitato Fisi Fvg. Funzionano bene i tre poli tradizionali dello sci alpino e cioè Tarvisiano, Carnia e Trieste, capaci di sfornare atleti molto interessanti, a partire, ovviamente, da Alessia Segulin, attesa ad una stagione importante: “Alessia, superato un momento difficile, è cresciuta molto tecnicamente- spiega Tschurwald.- E’ un talento istintivo, dovremo perciò concentrarci nel trovare le soluzioni tecniche in grado di sfruttare adeguatamente le sue qualità”. La Segulin entrerà nella squadra di Comitato e quindi comincerà a disputare anche gare Fis, assieme ad atlete già inserite in nazionale: “Il suo allenatore, Michele Della Mea, farà parte del nostro team di tecnici e così Alessia potrà avere un punto di riferimento importante. Il primo passo sarà cercare le gare giuste per consentirle di abbassare il punteggio Fis. La squadra nazionale? Andiamoci piano, è ancora giovanissima, per il momento dovrebbe partecipare a qualche raduno collegiale”. Negli ultimi anni la categoria Giovani, se si esclude le performance di Alessia Pittin, non ci ha regalato grandi soddisfazioni: “Ma sono convinto che già dal prossimo anno qualcosa cambierà- dice sicuro Tschurwald- Oltre alla Segulin, puntiamo su Carlotta Sadoch, rallentata da una repentina crescita fisica e da un infortunio, ma ora pronta a riproporsi alla grande. Rientrerà anche Giulia Caproni, operata ad aprile al ginocchio destro, senza dimenticare Andrea Ferin, sempre diviso fra lo sci e il surf”. Ma anche altri ragazzi, più giovani, hanno possibilità di far bene. Ci riferiamo, in particolare a Calypso Cesca (Allievi), Jacopo Di Ronco e Chiara Codeluppi (Ragazzi), già sul podio in molte gare nelle rispettive categorie. Notizie positive, quindi, anche se il lavoro da fare è ancora tanto: “Abbiamo commesso degli errori ma era inevitabile considerando che si trattava del primo anno della nuova struttura- dice Tschurwald- Cercheremo di essere più presenti nelle singole gare, magari nominando un responsabile per ogni categoria che possa verificare tutto, dagli atleti all’organizzazione delle gare, non tralasciando ovviamente l’immagine”. Già, l’immagine, un punto fondamentale del programma predisposto dal presidente Fontana: “E’ ovvio che gli sponsor si aspettano di apparire nel miglior modo possibile e noi dobbiamo soddisfarli- afferma Tschurwald- L’aspetto riguardante pettorali, striscioni e premiazioni deve perciò essere curato adeguatamente. Aggiungo che anche l’immagine all’esterno del Comitato conta molto e da questo punto di vista il passo avanti è stato notevole”. La stagione 2001-2002 si è appena conclusa, ma quella 2002-2003 è già iniziata: “Già dai primi giorni di maggio, gran parte dei ragazzi inseriti nella squadra di Comitato stanno svolgendo un lavoro prettamente atletico (bici, corsa, lavori organici), impossibile da svolgere in inverno. Già a giugno andremo poi nei ghiacciaci, Austria e Stelvio in particolare. Dovremo cercare di sfruttare la prima parte dell’estate, perché la neve ad agosto non ci sarà; quest’anno le precipitazioni hanno scarseggiato e il manto caduto nella prima parte della primavera non ha la stessa capacità di tenuta di quello invernale”. In ogni caso, prima dell’avvio della nuova stagione, in novembre, sono previsti circa 40 giorni di sci e un paio di ritiri atletici, il tutto in collaborazione con il Liceo della neve “Bachmann” di Tarvisio, che metterà a disposizione il proprio allenatore. Ernst Pfeifhofer, già nella nazionale “B” italiana. (di Bruno Tavosanis, da Il Friuli)