ALTO FRIULI: Corridoio 5, idea di Lenna sulla Ss 52

Cartina alla mano. Retta tracciata. E la retta, si sa, è composta da infiniti punti. Punto d’inizio: Barcellona. Punto d’arrivo: Kiev. Intermodalità, interoperatività, macroeconomia, macrotrasporto. Il segno della matita scorre nell’Italia settentrionale, pressappoco più giù delle Alpi. Lo chiamano Corridoio 5, ma in realtà è un passo verso lo sviluppo delle infrastrutture di preminente interesse nazionale. Pietro Lunardi preme di più con la matita: piano delle grandi opere strategiche. Da attuare subito. Qualche cancellatura, qualche modifica ed è già Corridoio multimodale n.5. Ed è proprio in quell’Italia del Nord Est che i rapporti volti alla collaborazione ed al rafforzamento dell’asse transeuropeo si esplicano. Con quella interoperatività che da un lato è rappresentata dalla rete che i Corridoi disegnano a maglie larghe in Europa, dall’altra dai rapporti ministro – deputato. E’ infatti recente lo scambio informativo tra l’onorevole Vanni Lenna ed il ministro Lunardi per quanto riguarda gli interventi infrastrutturali. Questi fanno riferimento all’approvazione nel 1° Programma Nazionale della Legge Obiettivo e vi rientra anche il Corridoio 5, in particolare la tratta friulana Venezia – Trieste Lubjana – Kiev. Qui il punto, o meglio il punto nero: passante di Mestre? Difficile ovviare ad un traffico che può “imbottigliarsi” creando una strozzatura alla viabilità, se poi la direzione è il Brennero. Manca una “via d’uscita” verso l’Austria, alternativa al Brennero e a Tarvisio. Questo problema è già stato presentato dal ministro Lunardi in un non lontano incontro con i membri dell’VIII commissione permanente Ambiente, territorio e lavori pubblici. Risponde Lenna che è anche membro dell’VIII commissione, dicendo: “Sussiste una valvola di sfogo per il traffico che permetterebbe di evitare quelli che sono gli ingorghi, in particolar modo per il traffico pesante: la strada statale 52”. Piccola, tortuosa, che necessita di importanti interventi, ma di questi tempi già battuta dal traffico delle grandi ruote. Lenna spiega: “La situazione allo stato attuale è rappresentata dal traffico che puntando verso l’Austria, o comunque verso il corridoio 4, necessita di un raccordo alternativo. Parlo di traffico proveniente sia da est che da ovest che troverebbe dal casello autostradale (A23) di Amaro in poi un tracciato di collegamento nella strada statale 52. Lo sbocco diretto nel traffico che punta verso nord.” Al fine di verificare empiricamente la possibilità di tale strumento Vanni Lenna ha invitato il ministro Lunardi ad un incontro in zona.