ZUGLIO: Martini invita a visitare la mostra in Museo

Tra i reperti recentemente
riportati alla luce a Zuglio vi è una parte della recinzione
presbiteriale della chiesa episcopale che conferma l’importanza
del sito archeologico della Carnia. Non bisogna dimenticare che
Zuglio si trovava lungo la via Julia-Augusta, una delle
principali direttrici che portavano verso il cuore dell’Europa
centrale.

La mostra allestita a Zuglio, coordinata da Serena Vitri e
Flaviano Oriolo, a giudizio del presidente del Consiglio
regionale Antonio Martini assume particolare importanza per gli
sviluppi che potrà dare alla ricerca archeologica sulla
cristianizzazione dell’arco alpino orientale e arricchisce gli
scavi di grande rilievo e gli studi sistematici condotti
soprattutto in Austria e in Slovenia, che hanno consentito di
formulare indirizzi più precisi sulla chiesa metropolitica
aquileiese.

Le ricerche che continuano a essere condotte in diverse zone,
sottolinea Martini, sono sintomo di una ricchezza archeologica
del territorio regionale che deve avere una prospettiva di
sviluppo certa: per questo motivo assume particolare importanza
il lavoro della Commissione paritetica per le norme di attuazione
dello statuto, che già questa settimana sarà impegnata nella
messa a punto del decreto per il trasferimento delle competenze
in materia di beni culturali al Friuli Venezia Giulia.

Anche alla luce di quanto emerso nel corso della recente visita
ufficiale in Extremadura, la regione della Spagna più ricca di
vestigia romane, evidenzia ancora Martini, risulta indispensabile
creare in Friuli Venezia Giulia un progetto coordinato che,
partendo da Aquileia, consenta a un turismo culturale sempre più
in espansione di conoscere tutti i siti archeologici della nostra
regione, da Cividale a Zuglio, ma anche Trieste, con il suo
teatro romano e i resti archeologici del colle di San Giusto e
della zona sottostante.

La valorizzazione di questo patrimonio, conclude Martini, è una
delle sfide che dovremo saper cogliere non solo per allargare
l’offerta turistica, ma anche e soprattutto per arricchire quel
bagaglio storico indispensabile ad approfondire la conoscenza
delle nostre radici.