TOLMEZZO: Tomat rieletto presidente della sezione carnica Coldiretti
Gianpietro Tomat è stato rieletto alla presidenza della sezione carnica della Coldiretti, che consta di 25 sezioni, praticamente una in ogni comune. Tomat era subentrato un paio di anni fa, per acclamazione, al dimissionario Gonano. Questa perciò è stata la sua prima tornata elettorale: “Ho ritenuto di ricandidarmi per dare continuità al lavoro svolto finora e, salvo qualche caso isolato, ho trovato pieno appoggio nei presidenti di sezione” dice Tomat, che ha l’ingrato compito di portare a livello provinciale i tanti problemi dell’agricoltura di montagna: “La situazione non è buona ma ci sono margini di miglioramento- dice Tomat- Il problema più grave riguarda la 20/78, la legge degli sfalci; c’è infatti la possibilità che i contributi assegnati a coloro che sfalciano i prati, vengono tolti, o comunque largamente ridotti. E’ un fatto grave e ci batteremo affinché ciò non accada”. In primo piano anche la questione latte: “E’ la risorsa più importante che abbiamo in Carnia ma solo se ben pagato fornisce un reddito alle aziende. L’anno passato si parlava, esageratamente, di crisi del settore; i problemi comunque non sono di cattiva gestione dei caseifici ma, lo ripeto, di un prezzo del latte che continua a scendere a fronte di un aumento delle spese”. Quale può essere quindi il ruolo della Coldiretti? “In Carnia rappresentiamo circa il 90% di coloro che lavorano nell’ambito del settore- afferma Tomat- Soprattutto in montagna, Coldiretti è un punto di riferimento per richieste di chiarimenti e informazioni”. Il rapporto con le istituzioni è positivo? “Qualche anno fa riscontravamo un certo disinteresse, mentre ora la situazione, seppur lentamente, sta migliorando. Ora sta a noi presentare progetti seri e mirati, sperando che vengano approvati. Una cosa comunque è certa: se muore l’agricoltura, muore anche la Carnia”. (di Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)