SCI ALPINO: Mondiali Juniores, Pittin quarta
Conclusi in Friuli-Venezia Giulia (Tarvisio-Sella
Nevea-Zoncolan) i Mondiali juniores di sci alpino, dominati dalla squadra
americana che ha conquistato cinque dei nove titoli assegnati nel corso
della settimana. Gli ultimi due se li è aggiudicati la diciasettenne
californiana Julia Mancuso, origini calabresi di seconda generazione, che
nel gigante di Sella Nevea ha preceduto la connazionale Jessica Kelley di
12/100 e la francese Florence Roujas di 17/100, facendo sua anche la
combinata (discesa, slalom e gigante) e completando un magico tris d’oro
(discesa, gigante, combinata). Ottimo risultato di squadra per le azzurre
nell’ultima gara, con la diciottenne tarvisiana Alessia Pittin, testimonial
dell’Universiade invernale Tarvisio 2003, quarta (a 78/100) davanti alle
trentine Giorgia Lorenz e Claudia Morandini.
Si chiudono tra i complimenti della Fis agli organizzatori – e con Tarvisio
in odore di Coppa del Mondo nel 2003 – i Mondiali juniores che potrebbero
anche tornare nell’estremo Nordest d’Italia il prossimo anno, a Piancavallo,
proprio dove fra due settimane (18-23 marzo) si svolgeranno i campionati
italiani assoluti di sci alpino. La Fis, rappresentata dal consigliere Pablo
Rosenkjer e dal delegato Markus Wallner, ha giudicato la qualità tecnica e
spettacolare di una manifestazione allestita con soli dieci giorni di
preavviso dopo la rinuncia della norvegese Narvik.
I Mondiali 2002 hanno comunque evidenziato un cambio di tendenza nel settore
giovanile dello sci alpino. L’Austria, il Wunderteam che l’anno scorso portò
a casa sette dei dieci titoli iridati a Verbier (Svizzera), se ne va dal
Friuli-Venezia Giulia senza vittorie, anche se con all’attivo quattro
argenti e tre bronzo. Il medagliere è un affare tutto americano (5 ori, i
tre della Mancuso e gli acuti di Steven Nyman in slalom e Adam Cole in
discesa) e l’Italia si deve accontentare di un oro comunque pesante, quello
del Carabiniere bolzanino Peter Fill in superG. “E’ un potenziale campione e
sta crescendo bene”, assicura il citì azzurro Gustavo Thoeni.
Se la Mancuso è la Regina dei Mondiali, il Re si chiama Aksel-Lund Svindal,
il ventenne norvegese che odia lo sci nordico e si ispira a Kjetil-Andre
Aamodt. Svindal è sempre salito sul podio (argento in superG, bronzo in
discesa e slalom), strameritando l’oro in combinata. Non ha potuto aspirare
alla quinta medaglia solo perché oggi, a causa della nebbia, è stato
definitivamente annullato il gigante maschile a Ravascletto-Zoncolan.
Le medaglie del Mondiale: Discesa m: 1) Adam Cole (Usa), 2) Mario Scheiber
(Aut), 3) Aksel-Lund Svindal (Nor). Discesa f: 1) Julia Mancuso (Usa), 2)
Astrid Vierthaler (Aut), 3) Nicole Hosp (Aut). SuperG m: 1) Peter Fill
(Ita), 2) Peter Struger (Aut) e Aksel-Lund Svindal (Nor). SuperG f: 1) Maria
Riesch (Ger), 2) Daniela Mueller (Aut), 3) Kelly Vanderbeek (Can). Slalom f:
1) Veronica Zuzulova (Svk), 2) Maria Riesch (Ger), 3) Sandra Gini (Svi).
Slalom m: 1) Steven Nyman (Usa), 2) Marc Berthod (Svi), 3) Aksel-Lund
Svindal (Nor). Gigante f: 1) Julia Mancuso (Usa), 2) Jessica Kelley (Usa),
3) Florence Roujas (Fra). Combinata f: 1) Julia Mancuso (Usa) , 2) Tanya
Buehler (Svi), 3) Daniela Mueller (Aut) . Combinata m: 1) Aksel-Lund Svindal
(Nor), 2) Steven Nyman (Usa), 3) Alexander Koll (Aut).