REGIONE: Siccità e incendi, incontro a Roma dell’assessore Ciani
Dipartimento nazionale di Protezione civile e Regioni stanno iniziando a valutare l’ipotesi di un provvedimento generale di emergenza, in considerazione dell’attuale stato di crisi idrica del Paese, che oggi non risparmia molte aree sia nel Sud che soprattutto nel Nord dell’Italia, e che rischierà di accentuarsi nel corso dei prossimi mesi. Questa riflessione, in attesa anche di verificare le prossime e future condizioni meteo che influenzeranno la penisola, è maturata ieri a Roma nell’ambito dell’incontro “La definizione del livello di intervento della Protezione civile”, promosso dallo stesso dipartimento della Protezione civile (con la legge 401 del 2001 ora alle dirette dipendenze del ministero dell’Interno), momento di analisi, verifica e definizione dei problemi relativi alla siccità, agli incendi boschivi ed alle possibili crisi idriche. Una riunione, quella di oggi nella capitale, alla quale è intervenuto anche l’assessore regionale alla Protezione civile Paolo Ciani, accanto ai presidenti di Puglia e Sardegna, Raffele Fitto e Mauro Pili, il responsabile della Protezione civile italiana Guido Bertolaso, l’ispettore generale dei Vigili del Fuoco Alberto D’Errico ed il direttore generale del Corpo forestale dello Stato Giuseppe Di Croce. Le prospettive di approvvigionamento idrico ed idro-potabile per la primavera/estate 2002 appaiono infatti difficili, è stato rilevato, e non a caso lo stato di emergenza è stato già dichiarato ad esempio per Puglia, Basilicata e Sicilia, mentre il Friuli-Venezia Giulia ha emesso un analogo provvedimento gli scorsi giorni per 17 Comuni (quasi tutti dell’Alto Friuli: in seguito si è aggiunto anche Socchieve) e l’assessore Ciani ha segnalato che anche altre Amministrazioni locali della regione potrebbero purtroppo ancora aggiungersi. Questo problema, è stato comunque indicato da Bertolaso, verrà presumibilmente affrontato, “alla luce di una situazione metereologica assolutamente particolare”, alla fine della prossima settimana, in una sessione della Conferenza Stato-Regioni-Città a Palazzo Chigi. Con il ministro alle Politiche agrarie Giovanni Alemanno, invece, il prossimo 28 gennaio al ministero a Roma (l’occasione sarà data dalla presentazione di un’indagine del Corpo Forestale dello Stato sugli incendi boschivi 2001) verrà affrontato un altro parallelo aspetto dell’attuale “emergenza acqua” e cioè quello legato ai probabili molti incendi che si svilupperanno nei mesi futuri. Una situazione peraltro già oggi non facile se si pensa che nel solo Friuli-Venezia Giulia dal 2 dicembre al 14 gennaio si sono sviluppati ben 21 focolai boschivi, ha sottolineato Ciani, che hanno reso necessario l’ausilio di due elicotteri per complessive oltre 86 ore di volo, mentre a livello nazionale negli stessi due mesi le operazioni aeree sono state richieste 70 volte, contro una sola richiesta nell’analogo periodo 2000/2001 e le 29 complessive dell’intera campagna invernale dello scorso anno. Per la primavera-estate 2002, comunque, la flotta aerea nazionale della Protezione civile sarà potenziata e potrà contare, è stato riferito, su 16 aerei Canadair e su 2-4 grandi elicotteri Erickson S64, a cui si aggiungerà la disponibilità di impiego ore di volo dei CH47 dell’Esercito. Dal canto suo la nostra Regione può invece contare, ha riferito l’assessore Ciani che ha illustrato il sistema di Protezione civile attivo nel Friuli-Venezia Giulia (“un modello da seguire per tutti noi”, ha indicato il responsabile nazionale della Protezione civile Bertolaso), su tre elicotteri, con un tempi di attivazione minimo di 15 minuti, mentre tra Protezione civile e Corpo forestale regionali è possibile mettere in campo quasi 250 mezzi, a servizio di 266 guardie forestali e di 2.584 volontari antincendio.