REGIONE: Impegni internazionali per il presidente Tondo
La firma dell’accordo per la gestione del
programma di iniziativa comunitaria Interreg III Italia/Austria e
l’inaugurazione ufficiale dell’ufficio della Regione per il
Kosovo, a Pristina, sono i due appuntamenti all’insegna dei
rapporti internazionali nell’agenda di questa settimana del
presidente Renzo Tondo.
Domani, a Bolzano, Tondo incontrerà i presidenti della Provincia
autonoma di Bolzano Luis Durnwalder, del Veneto Giancarlo Galan
ed i rappresentanti dei Laender austriaci Carinzia, Tirolo e
Salisburgo, per sottoscrivere il documento sulla collaborazione
tranfrontaliera, con il quale saranno regolamentati i rapporti
tra le amministrazioni in merito alle responsabilità di gestione
e pagamento delle iniziative che saranno attuate nell’ambito di
Interreg Italia/Austria fino al 2006.
Il riparto dei finanziamenti prevede per il Friuli-Venezia Giulia
fondi pubblici (europei, nazionali e regionali) pari a 13 milioni
e 906 mila euro.
Venerdì 18 gennaio Tondo sarà invece a Pristina, capoluogo del
Kosovo, per aprire ufficialmente l’attività dell’ufficio-antenna
della Regione, che ha lo scopo di favorire il processo di
internazionalizzazione dell’imprenditoria regionale in quella
zona dell’area Balcanica.
L’ufficio di Pristina, frutto della collaborazione tra i Servizio
per i rapporti internazionali della Regione (Sari) e Finest,
nell’ambito degli indirizzi per la task force Nord-Est, è stato
affidato a Roberto Tassile, imprenditore tarvisiano da tempo
operante in Kosovo.
Nella stessa giornata di venerdì, Tondo parteciperà anche
all’inaugurazione delle sede di Friulkos, società che rappresenta
a Pristina importanti gruppi industriali del Friuli-Venezia
Giulia e del Veneto.
”Stiamo dando concretezza – dice Tondo – agli indirizzi di
politica internazionale che abbiamo recentemente illustrato,
avendo ben presente che il compito istituzionale della Regione
punta a creare ‘ambiente favorevole’ alle iniziative degli
imprenditori all’estero. L’ufficio di Pristina curerà i rapporti
con le istituzioni, sia locali che internazionali, che oggi
reggono questa regione”.
Il Kosovo, che sta impostando la sua ricostruzione, vive una
delicata fase istituzionale dopo le recenti elezioni del
parlamento che non riesce ancora ad esprimere il capo del
governo, mentre l’amministrazione è affidata all’Onu, attraverso
l’Unmik, e la sicurezza è gestita dalle forze internazionali
(Kfor) alle quali partecipa anche l’Italia.