UDINE: Provincia, via libera alla prima proposta concreta sulla devolution

La gestione dell’offerta di lavoro, la formazione professionale legata alle attività degli Istituti di istruzione tecnica superiore, la cooperazione sociale, le risorse idriche, la cultura, la cooperazione sociale, la caccia, l’ambiente e i trasporti pubblici locali nelle funzioni non ancora trasferite alle Province. Sono queste le primarie competenze che la Provincia di Udine vuole ottenere dalla Regione per dare avvio così a “La Provincia del domani”. La prima proposta concreta sulla devoluzione, dunque, parte da palazzo Belgrado dove ieri, durante un’intensa seduta di consiglio, l’assemblea ha approvato il documento all’unanimità. Dalla sede dell’amministrazione provinciale l’atto verrà ora sottoposto all’attenzione delle altre Province e dell’intero sistema delle autonomie locali per avviare quindi un serrato confronto con la Regione. “Abbiamo ritenuto opportuno non limitarci a richieste generiche, bensì concentrarci su ogni settore in modo specifico – ha spiegato il presidente Strassoldo -, investendo l’intero consiglio della responsabilità di valutare questa proposta. Dalla collaborazione è nato quindi un documento concreto, articolato, ambizioso, che definisce il trasferimento di competenze e risorse in ogni settore, indicando fasi e tempistica. I criteri che abbiamo utilizzato sono comparativi. Abbiamo cioè preso spunto dalle competenze attribuite alle Province delle regioni a statuto ordinario e nelle quali il processo di devoluzione è già stato avviato. Il quadro che è emerso mette in evidenza come la nostra sia la regione più arretrata da questo punto di vista. Inoltre, non abbiamo puntato l’attenzione sui Comuni ritenendo che non debba essere la Provincia a stabilire cosa dovrebbero fare la amministrazioni comunali. Da questo lavoro, quindi – conclude Strassoldo -, è nato un ricco fascicolo che mette nero su bianco ogni nostra intenzione e che rappresenta il cammino che vogliamo percorrere, senza aprire scontri con il governo regionale, inaugurando bensì la fase di un confronto pressante”. L’assemblea provinciale ha quindi posto l’attenzione sull’importanza della Provincia di Udine che rappresenta il 50 per cento del territorio e della popolazione regionale. “Abbiamo compiuto uno sforzo per sancire l’ambizioso modello di Provincia che pensiamo e che vorremmo – ha concluso l’assessore provinciale alle riforme istituzionali, Lanfranco Sette -. In questa proposta è risultato fondamentale il lavoro di squadra, un cammino che abbiamo portato avanti con la competente commissione provinciale e con la conferenza dei capigruppo e che è giunto poi in consiglio volendo valorizzare al massimo il ruolo dell’assemblea nelle questioni istituzionali. Riteniamo che questo documento possa contribuire all’avvio concreto della devoluzione, strumento essenziale per rilanciare il ruolo della Provincia”. La soddisfazione per un ente che si è così fatto interprete delle esigenze dei Comuni, delle autonomie e della comunità locale, è giunta dal portavoce della minoranza, Flavio Pressacco, che ha evidenziato l’importanza della proposta “capace di dare nuovo slancio al confronto in Regione”, ha concluso il portavoce.