Hockey, le Aquile vogliono dimenticare Torre Pellice

Tom Pokel, allenatore delle Ice Hockey Aquile FVG, lo aveva già detto circa tre settimane fa: «Quando perdi male ti rendi conto che devi ricominciare a lavorare duro e giocare ogni partita con il cuore, il desiderio e la determinazione giusta». Facile dunque immaginare quali possano essere stati i discorsi dopo la pesante (se non altro per il punteggio) sconfitta maturata giovedì sera contro il Valpellice.

La formazione friulana deve sicuramente ricominciare pensando ad alcune certezze, tra queste la voglia di non mollare mai che anche giovedì l’ha portata a tirare fuori le unghie trascinata da un encomiabile Marty Guerin autore di una doppietta (cinque le sue reti nelle ultime due partite). In Piemonte, però, non sono bastati due tempi giocati bene per riuscire a portare a casa tre punti importanti che avrebbero permesso al team pontebbano di proseguire nella rincorsa alla Final Four di Coppa Italia definitamente sfumata con la sconfitta di ventiquattro ore fa. Stasera, quindi, inizia una “nuova” stagione per le Aquile FVG chiamate a concentrarsi su un unico obiettivo e sgomberando la mente da qualsiasi altra “tentazione”.

Si riparte dal PalaVuerich, face-off ore 20.30, dove arriva la terza forza del campionato, quel Renon nella scorsa giornata capace di annichilire un Cortina sempre più allo sbando: sette le reti messe a segno dai Lupetti, ma soprattutto un costante dominio del ghiaccio per tutto l’incontro. Gli altoatesini si preannunciano un cliente ostico anche per i bianconeri, anche perché i Rittner Buam, chiusi tra Bolzano e Valpellice rispettivamente un punto sopra e un punto sotto di loro, sono ancora in piena bagarre per l’accesso alla fase finale della Coppa Italia.

A far ben sperare il Friuli c’è il risultato dell’andata, quando le Aquile FVG sfiorarono l’impresa rimontando da tre a uno, a tre pari e venendo sconfitte solamente all’overtime disputando una delle migliori partite della stagione.

Il match sarà diretto da Giorgio Moschen coadiuvato dai giudici di linea David Tschirner e Ulrich Pardatscher.