Risate a Gemona con Vincenzo Salemme
Rocco Pellecchia e il suo pene. Sono questi i personaggi principali di Sogni e bisogni, commedia scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme che l’ERT porterà giovedì 28 gennaio alle 21 al Teatro Sociale di Gemona. Sul palco, con Vincenzo Salemme, saliranno anche Nicola Acunzo, Domenico Aria, Sergio D’Auria, Andrea Di Maria, Antonio Guerriero e Rosa Miranda.
Salemme scrisse per la prima volta questa commedia nel 1995 con il titolo di Io e lui, un chiaro riferimento al romanzo di Alberto Moravia del 1971. E, come accade in quel romanzo, anche nella commedia l’intreccio narrativo ruota intorno a due personaggi: il protagonista e il proprio membro. A differenza del racconto moraviano qui l’organo si stacca materialmente dal corpo del suo “titolare” e diventa egli stesso uomo. Egli ritiene che la vita del grigio e mediocre Rocco mal si adatta alla sua grandeur. Il pene spinge il povero Rocco a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario. L’intreccio è popolato da numerosi altri personaggi: un ispettore chiamato da Rocco a risolvere il caso, la coppia di impressionanti portieri dello stabile, la moglie appassita e avvilita di Rocco…
“Sogni e bisogni – spiega l’autore – è uno spettacolo di fortissimo impatto comico, che mi permette di aprire la confezione borghese della commedia e di intrattenermi con il pubblico in sala per rispondere alle domande più frequenti che ci facciamo sulla natura umana, soprattutto nei suoi aspetti apparentemente più semplici”.
Come detto, Alberto Moravia diede alle stampe il romanzo “Io e lui” nel 1971, mentre Luciano Salce ne fece una versione cinematografica nel 1973.
Vincenzo Salemme inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo nel 1976 quando viene scritturato dalla Compagnia Teatrale di Tato Russo e debutta come attore nella commedia Ballata e Morte di un Capitano del Popolo. Nel 1977 si trasferisce a Roma ed entra a far parte della Compagnia di Eduardo De Filippo, a quei tempi impegnato nelle riprese televisive di alcune sue commedie. Resterà nella compagnia fino alla scomparsa di Eduardo nel 1984, proseguendo l’attività anche con il figlio di Eduardo, Luca, fino al 1992.
Nel 1988, insieme a Luca De Filippo, cura la traduzione dal francese al napoletano del Don Giovanni di Molière vincendo per il ruolo di Sganarello il Premio Sciacca. Contemporaneamente si dedica alla scrittura di testi teatrali. È un autore molto prolifico e i suoi testi vengono messi in scena dall’inizio degli anni Novanta fino ad oggi, sempre con grande successo di pubblico e critica.
Nel 1998 gira il suo primo film, L’amico del cuore, tratto dall’omonima commedia cui seguono, tra gli altri, Amore a prima vista, A ruota libera, Volesse il cielo! e Ho visto le stelle, Baciato dalla fortuna.
Salemme è nelle sale in questi giorni con il suo nuovo film, Se mi lasci non vale.