Stipulato un accordo fra l’Associazione dei Comuni terremotati e l’OGS
“Aprire in Consiglio regionale le celebrazioni per il quarantennale del terremoto ospitando la presentazione di questa iniziativa di formazione e di prevenzione ha per noi un grande significato”.
È con queste parole che il presidente Franco Iacop ha salutato l’accordo programmatico sottoscritto tra l’Associazione Comuni terremotati e sindaci della ricostruzione del Friuli e l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale di Trieste, accordo che intende promuovere l’informazione scientifica sulla cultura del rischio sismico attraverso la partecipazione congiunta a progetti specifici e programmi di ricerca, la costituzione di un laboratorio didattico all’interno del museo Tiere Motus di Venzone, nonché l’attività di aggiornamento a fini educativi e formativi.
Iacop ha poi sottolineato il valore di quella che è stata l’attività del post-terremoto in tutti i suoi aspetti, il ruolo che negli anni ha avuto l’OGS e ha ricordato come egli stesso abbia vissuto molto da vicino l’evento, come ex sindaco e nel suo primo impiego proprio all’OGS.
Fabio Di Bernardo, presidente dell’Associazione, ha riconosciuto la grande sensibilità dimostrata dall’OGS e ha messo in evidenza l’impegno dell’organismo da lui presieduto nella conservazione della memoria, nel rinnovare la grande volontà di ciò e stato fatto e nella promozione di iniziative come questa, che ha uno spiccato indirizzo verso la divulgazione e la prevenzione.
L’OGS, così, la presidente Maria Cristina Pedicchio, è uno dei dodici enti a carattere nazionale, ma oltre a ricerca e innovazione, punta molto sulle attività di divulgazione, formazione, informazione e, come approccio, cerca di sviluppare una cultura consapevole delle calamità naturali per combattere quell’idea troppo spesso fatalista di chi ragiona come se tali eventi dovessero toccare altre persone e altri luoghi e mai noi stessi.
Entro l’anno – ha aggiunto – inaugureremo a Udine la nuova sede del Centro ricerche sismologiche, sempre in via Treviso, accanto all’attuale (che dovrebbe essere trasformata in foresteria per gli studenti italiani e stranieri che vengono qui da noi a lavorare), anche per sfruttare l’attuale torre di ricezione dei segnali sismologici già esistente con la sua alta tecnologia.
L’accordo – così ancora la presidente Pedicchio – è un’opportunità per lavorare assieme, per coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani, per affinare l’attività di divulgazione. L’OGS – ha concluso – è in Friuli Venezia Giulia: sfruttateci, usate le nostre competenze.
In conclusione, il vicepresidente dell’associazione Ivo Del Negro ha posto l’accento sulla grande valenza scientifica dell’accordo, il presidente onorario Franceschino Barazzutti ha fatto una riflessione su quanta strada abbia fatto l’Associazione e di come questi quarant’anni dal terremoto siano il riferimento per una collaborazione che si spera possa proseguire, disponibilità subito confermata dallo stesso direttore generale dell’OGS Norberto Tonini.