Scatta la raccolta di firme per le Province Autonome del Friuli e di Trieste
Si apre ufficialmente la campagna di raccolta delle sottoscrizioni dei promotori – ne servono almeno 500 – per i referendum popolari che intendono trasformare il Friuli Venezia Giulia in una regione con due province autonome: Friuli e Trieste, sul modello del Trentino-Alto Adige.
L’appuntamento è in piazza a Rivignano (dalle 10 alle 12), dove il sindaco, l’avvocato Mario Anzil, ha guidato il gruppo di lavoro che ha messo a punto i due testi. Uno abrogativo del sistema delle autonomie così come riformato dalla Giunta Serracchiani (senza Province e con 18 Uti), l’altro propositivo per organizzare il territorio in due realtà autonome.
Una volta raggiunta la soglia, i due quesiti referendari verranno trasmessi all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale che ne valuterà l’ammissibilità. “A quel punto serviranno le firme di altri 15000 cittadini – dice Anzil -. Un percorso impegnativo, che tuttavia non ci scoraggia: siamo certi di poter contare sull’appoggio popolare a una proposta che va a vantaggio dei cittadini e contro i politici di professione e i burocrati”. Tra i punti principali della proposta c’è anche un tetto massimo al compenso sia degli amministratori, sia dei dipendenti sia della Regione che degli altri enti locali e delle società con partecipazione pubblica.