Mucche “ammassate” sul camion, stangata all’autista polacco
Mucche gravide stipate in poco spazio e in pessime condizioni igieniche, senza acqua e con addirittura uno dei due vitellini appena partoriti, morto durante il viaggio. Questa la raccapricciante scena che si sono trovati di fronte gli agenti della Polizia Stradale di Amaro che ieri all’alba, durante un servizio di pattugliamento e vigilanza lungo sull’autostrada A23 Palmanova-Udine-Tarvisio, all’altezza dell’uscita Malborghetto-Valbruna, hanno intercettato un autoarticolato con targa tedesca che trasportava animali.
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Nel corso del controllo al mezzo, i poliziotti hanno scoperto al suo interno ben 32 vacche che poi si è accertato erano dirette in Libano. Vista la pessima condizione del bestiame, gli agenti hanno scortato il mezzo sino a Cavazzo Carnico, chiedendo supporto ad una locale stalla per abbeverare prima di tutto le mucche; successivamente è stato richiesto l’intervento del personale veterinario dell’Azienda per l’assistenza sanitaria n.3 dell’Alto Friuli che ha effettuato le prime visite agli animali; la mandria poi è stata sottoposta a sequestro per essere affidata in custodia, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, al Centro specializzato di Prosecco, a Trieste, dove i bovini potranno continuare a ricevere assistenza e le cure necessarie.
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Nel frattempo gli uomini della sottosezione di Amaro, guidata dal comandante Sandro Bortolotti, hanno proceduto nelle indagini di rito; il conducente, di nazionalità polacca, è stato quindi denunciato ai sensi dell’art. 544 ter c.p. per maltrattamento di animali, nonché sanzionato per più di 6.000 euro a norma del DLG 151/2007 che regola le condizioni di trasporto degli animali vivi. Tra le mancanze contestate come detto l’assenza di una quantità idonea di acqua, un numero eccessivo di capi rispetto a quello previsto dalla tipologia di trasporto, l’assenza del registro di bordo per viaggi superiori a 8 ore. Tra l’altro la normativa vieta di trasportare qualsiasi animale che non sia idoneo al viaggio ed in condizioni tali che possano esporre l’animale a lesioni o sofferenze inutili: in particolare, non sono ritenute idonee le femmine che abbiano appena partorito o siano in procinto di farlo.