Bagno di folla a Gemona per il presidente Mattarella
Bagno di folla per il Capo dello Stato Sergio Mattarella a Gemona, accolto in piazza del Municipio alle 10.55 dov’è giunto insieme alla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, al commissario di Governo per il FVG Annapaola Porzio, al prefetto di Udine Vittorio Zappalorto e a Giuseppe Zamberletti, già commissario straordinario per il terremoto.
In precedenza c’era stato un omaggio, personale, quasi intimo, al monumento che nel cimitero gemonese ricorda le quasi 400 vittime del sisma del 6 maggio 1976.
Il Presidente Mattarella ha deposto una corona di fiori bianchi e rossi alla lapide dedicata “In ricordo delle vittime del terremoto”, portata a spalla da due corazzieri, mentre un trombettiere della Julia ha intonato il silenzio.
Poi un breve e mesto raccoglimento, di fronte al monumento in memoria delle vittime di Gemona e di tutto il Friuli.
Al cimitero di Gemona, hanno fatto ala a Mattarella le rappresentanze delle Forze armate, con la Julia, dei vigili del Fuoco (provenienti dai distaccamenti di Udine e Trieste) e della Protezione civile regionali (con i Gruppi comunali di Gemona e Codroipo) a testimoniare e significare il ruolo, fondamentale, dei militari, dei vigili del Fuoco di tutta Italia, e dei volontari nella fase di soccorso e di prima ricostruzione del Friuli colpito dal sisma.
Subito dopo il Presidente della Repubblica ha incontrato le autorità civili e militari nella loggia del Municipio, tra le quali il sindaco di Gemona Paolo Urbani, il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, l’assessore regionale allo Sport, alla Cultura e alla Solidarietà Gianni Torrenti, consiglieri regionali, sindaci e l’europarlamentare Isabella De Monte. L’arrivo di Mattarella è stato salutato da rappresentanti dell’Esercito, dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile, dei volontari del soccorso, dalla banda musicale della città, nel contesto di una popolazione festante in una giornata di pieno sole.
Sono stati gli alunni delle scuole di Gemona e Venzone coloro che hanno raccolto le attenzioni speciali del Presidente della Repubblica, che si è soffermato a stringere le loro mani, così come quelle di tanti cittadini che assiepavano via Bini. Dal Municipio Mattarella si è recato a piedi insieme alla presidente Serracchiani e al corteo di autorità nel Duomo di Santa Maria Assunta dove è stato accolto dal vescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato, dal parroco monsignor Valentino Costante e da Ivano Benvenuti, sindaco di Gemona all’epoca del terremoto.
Dopo la visita nel Duomo, il Capo dello Stato e la presidente della Regione Debora Serracchiani hanno lasciato Gemona in automobile per dirigersi alla volta di Venzone.
Gemona pagò un prezzo altissimo al terremoto del 1976, con 400 morti. Per la reazione al sisma, il Comune è stato insignito della Medaglia d’Oro al merito civile, “splendido esempio di dovere civico e di alto senso del dovere”.
FOTOGALLERY (a cura di Fabrice Gallina)