Il Giro d’Italia è arrivato in Friuli
di DAVID ZANIRATO
Eccolo il “Friuli Day” del Giro d’Italia, il grande giorno della Palmanova-Cividale, la 13. Tappa della corsa rosa che oggi per 170 km attraverserà due città d’arte, la pianura, i vigneti dei colli orientali e le selvagge montagne delle Valli del Natisone e del Torre. Ci sarà il sole, nel peggiore dei casi qualche nuvola, ma l’evento si preannuncia imperdibile.
PALMANOVA – Nella città stellata dalle 8.30 iniziano i preparativi, poi dalle 9.30 ad aprire i festeggiamenti la Fanfara degli Alpini assieme alla Banda Cittadina di Palmanova, a seguire le esibizioni del Gruppo storico di rievocatori in costumi seicenteschi, i cosplayer di Nova Ludica, sbandieratori e tamburini. Verso metà mattina è previsto l’arrivo dei pullman delle squadre, subito dopo i ciclisti (per le firme, foto e controlli di rito) e verso le 11 gli oltre quaranta mezzi della Carovana del Giro. Dalle 12.30 lo start, con il passaggio dinanzi alla sede della Protezione Civile regionale.
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CIVIDALE – Il centro storico dell’antica Forum Juli sarà blindato. I corridori lo attraverseranno tre volte: alle 13, alle 15 e quindi l’arrivo previsto per le 17 al Palazzetto dello Sport. Se si sceglie la macchina meglio partire presto per trovare parcheggio nelle aree esterne, altrimenti l’opzione treno dalla stazione di Udine è la consigliata: la FUC ha rafforzato le corse, dalle 6.30 ogni mezz’ora, ultima corsa di rientro da Cividale alle 22. Per i più sportivi ancor più agili gli spostamenti in bicicletta. Chi poi vorrà comunque seguire l’intera gara ci sarà un megaschermo messo a disposizione dalla Banca di Cividale, davanti alla sua sede, inoltre funzioneranno chioschi e stand di vari sodalizi tra cui uno con bici storiche.
VALLI – Tra i punti panoramici sicuramente più intriganti per vedere i campioni impegnanti nelle scalate, ci sono le località di Ieronizza e Montemaggiore (occorrerà raggiungerle prima delle 12) che danno sui tortuosi e stretti tornanti del primo gran premio della montagna, così come poi Cima Porzus (ci sarà tempo per raggiungerla fino alle 13) che attende la terza ascesa di tappa. Chi predilige veder sfrecciare i ciclisti in discesa a disposizione il tratto che porta a Cepletischis (off-limits dalle 12.30 alle 15.30) così come per il tragitto Clodig-Drenchia, mentre per raggiungere Stregna-Crai il tempo utile scadrà alle 13; molto affascinante risulta anche il sito di Soffumbergo che precederà l’ultima salita, quella di Valle (si potrà raggiungerla entro le 14.30), anche qui in programma un maxischermo e diversi chioschi per trascorrere tutta la giornata.
CAINERO – Gli acquazzoni di ieri hanno in parte complicato le cose all’organizzazione, vento e pioggia abbattutisi sul Friuli Orientale hanno obbligato a nuovi passaggi di pulizia delle strade da ramaglie e foglie al fine di evitare di compromettere il transito, soprattutto in discesa. Nei punti più ostici sono stati posizionati dei materassi di protezione. Enzo Cainero, il promoter di tappa, ne ha passate di situazioni ben più complesse e si dice ottimista: «Quanto le genti dellle Valli del Natisione e del Torre hanno fatto in questi mesi di preparativi è a dir poco commovente – commenta – ; sono terre dimenticate da molti, anche dai friulani, a loro va il mio grazie più grande. Se ricordo la condizione di quelle strade quando siamo partiti – sospira – ora che tutto è pronto non posso che applaudire all’impegno e alla dedizione che ci hanno messo i comuni, le associazioni, i cittadini. Nel loro lavoro ho intravisto una grande voglia di riscatto, di rinascita; hanno capito le potenzialità in chiave turistica che questa vetrina offre». Per questo l’invito che Cainero fa agli appassionati delle due ruote, oltre che di avere il massimo rispetto dei corridori, è quello di alzarsi presto, muoversi per tempo e raggiungere una delle quattro salite che caratterizzeranno la tappa per godersi lo spettacolo. Indizi sul possibile vincitore? «Se guardo a ciò che mi dice il cuore c’è solo un nome (quello del friulano di Buja, Alessandro De Marchi, ndr), allargando l’orizzonte invece, con Landa fuori dai giochi, l’altro che conosce bene il tracciato perché nei mesi scorsi è venuto a testarlo, è Chavez, uno che spinge forte in salita ed è molto veloce nelle discese, ma ribadisco che le caratteristiche tecniche di questa frazione imporranno un punto di domanda sino a quando non si taglierà il traguardo».
La tappa è stata vinta dallo spagnolo Nieve davanti a Visconti, con Nibali che precede allo sprint Valverde per il terzo posto che vale 4″ di abbuono. Nuova maglia rosa è il costaricano Amador.
(nella foto di Alberto Cella, il passaggio di Nieve sul Porzus)