I Fusilâz di Cercivento ancora in attesa della riabilitazione
Il salone del consiglio della Provincia di Udine ospiterà sabato 25 giugno (ore 9.30-13) “Fucilati per l’esempio”, un simposio dedicato ai soldati italiani che nella Grande guerra sono stati passati per le armi per reati disciplinari.
Il convegno considererà in particolare il caso dei fusilâz di Cercivento (il caporal maggiore Silvio Gaetano Ortis da Paluzza, il caporale Basilio Matiz da Timau, il caporale zappatore Giovan Battista Corradazzi da Forni di Sopra e il soldato Angelo Massaro da Maniago) la cui amministrazione comunale ha organizzato l’evento con il sostegno della Provincia e la collaborazione dell’Università di Udine.
Esattamente cent’anni fa, infatti, il 1 luglio 1916, due plotoni del battaglione “Monte Arvenis” rifiutarono l’ordine di un assalto suicida alla Cima Cellon, sopra il passo di Monte Croce Carnico, proponendo di attaccare di notte, con il favore della nebbia, invece che in pieno sole e senza copertura di artiglieria. Un tribunale speciale giudicò ottanta persone in poche ore: si trattò, nei fatti, di una decimazione sub specie juris. Le richieste di riabilitazione ripetutamente avanzate da discendenti degli alpini fucilati, sono però state sistematicamente respinte (motivazione base: dev’essere l’interessato a firmarle).
Recentemente dal “caso Cercivento”, oggetto di tre libri, ha preso le mosse una proposta di legge per la restituzione dell’onore a tutti i giustiziati (sul modello di altre nazioni) il cui testo è stato approvato all’unanimità dalla Camera dei deputati.
Nel corso del convegno storici, giuristi militari, filosofi si esprimeranno sulla giustizia militare nel corso della Grande guerra, ponendo come detto l’accento sui fatti del 1916. Ai saluti del presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, dell’assessore del Comune di Udine Federico Pirone e del primo cittadino di Cercivento Luca Boschetti seguiranno gli interventi di: Andrea Zannini (Università di Udine, che preside l’incontro), Giorgio Zanin (parlamentare Pd, “Una legge per la riabilitazione”), Marco Pluviano (Collectif de recherche international et de débat sur la guerre 14-18, “L’applicazione della pena di morte in Italia, Francia e Impero britannico); Irene Guerrini (Società italiana per lo studio della storia contemporanea, “Giustizia sommaria e tribunali straordinari nell’esercito italiano”); Andrea Zhok (Università statale di Milano, “Etica morale e moralismo nella giustizia sommaria delle trincee”); don Pierluigi Di Piazza (Centro Balducci di Zugliano, “L’obbedienza non è più una virtù”); Sergio Dini (ex presidente dei magistrati militari, “Le fucilazioni nella Grande Guerra tra giustizia formale e giustizia sostanziale); Tommaso Cerno (direttore del Messaggero Veneto, “Dal Friuli un appello ineludibile”). Reading ed esecuzioni musicali a cura di Marzia Postogna e Gualtiero Giorgini.
Il convegno precede una serie di commemorazioni e manifestazioni che si svolgeranno in Val Bût, e che avranno il loro momento culminante nella cerimonia del 1 luglio.