San Daniele e Ragogna pronti ad accogliere la Convention degli Emigranti
Questa mattina si è svolta, a palazzo Belgrado a Udine, la conferenza stampa di presentazione della XIII Convention Annuale e Incontro dei Friulani nel mondo. Sono intervenuti il Presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Adriano Luci, il Presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, l’imprenditore di origini friulane Mario Collavino, e alcuni rappresentanti dei comuni ospitanti.
Le colline di San Daniele e Ragogna si apprestano ad accogliere e abbracciare un migliaio di corregionali che parteciperanno all’Incontro Annuale dei Friulani nel Mondo. Ricco il programma di incontri e dibattiti.
A dare il benvenuto ai corregionali che vivono all’estero ci penserà Adriano Luci, presidente dell’Ente Friuli nel Mondo: “Quest’anno il tema sarà Quando la terra chiama…il Friûl nol dismentee. Parlare del terremoto in Friuli a 40 anni dal triste evento, non vuole essere solo l’analisi di una pagina di ricordi ma anche un momento di riflessione sui valori che ci hanno guidato nel rialzarci e che oggi dobbiamo saper riscoprire, rivalutare e condividere se vogliamo che il Friuli abbia un domani”.
Il programma si apre venerdì 29 luglio quando, nel pomeriggio, i rappresentanti dei Fogolârs potranno godere di un’anteprima d’eccezione con la visita guidata al Castello di Ragogna e all’Opificium Librorum seguita dall’appuntamento conviviale offerto dal Ristorante Al Cantinon di San Daniele.
Sabato 30 luglio, alle 9.30, nell’Auditorium alla Fratta – Cinema Splendor di via Ippolito Nievo a San Daniele, la XIII Cunvigne si aprirà alle riflessioni e ai confronti. Dopo i saluti delle autorità e l’introduzione del Presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Adriano Luci seguirà la proiezione del documentario “Quando la terra chiama”, prodotto dall’Ente per commemorare il 40° anniversario del terremoto in Friuli ed onorare il contributo degli emigrati friulani alla ricostruzione, con l’intervento del regista Massimo Garlatti-Costa. Alle 11.30 la tavola rotonda, coordinata da Cristiano Degano, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del FVG, analizzerà il tema “Dal modello 1976 al Friuli di domani”. Interverranno Don Duilio Corgnali, Coordinatore della Commissione Diocesana per il 40° del terremoto; Roberto Dominici, già Assessore regionale alla ricostruzione nel 1976; Edi Snaidero, Presidente e A.D. Gruppo Snaidero; Fabio Di Bernardo, presidente dell’’Associazione dei Comuni terremotati e dei sindaci della Ricostruzione del Friuli. Durante la mattinata è prevista anche la presenza della governatrice del Fvg Debora Serracchiani.
Al dibattito prenderanno parte anche tre giovani leve dei Fogolârs Furlans all’estero: Cristina Lambiase del Fogolâr Furlan di Pechino, Ottaviano Cristofoli del Fogolâr Furlan di Tokyo e Tacio Alexandre Puntel del Fogolâr Furlan di Sobradinho (Brasile).
Domenica 31 luglio, dalle 10.30 l’apertura ufficiale del tradizionale Incontro Annuale avverrà con il raduno sul Monte di Ragogna (Muris) e l’accompagnamento del Corpo bandistico “I Cjastinârs”. Dopo la deposizione di una corona al Monumento all’Emigrante – realizzato e donato nel 2011 dai fratelli Mario e Arrigo Collavino, celebri imprenditori (una delle aziende Collavino ha costruito la Freedom Tower di New York dopo il crollo delle torri gemelle) originari proprio di Muris, poi emigrati a Windsor in Canada – si svolgerà la Santa Messa solenne presieduta dall’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, seguita dal messaggio di benvenuto delle autorità. Alle 13.00 i partecipanti si trasferiranno a Majano per il pranzo sociale presso gli stabilimenti della “Snaidero Cucine”, dove per l’occasione sarà possibile visitare lo showroom con l’ampia gamma di Cucine Snaidero e il percorso storico relativo ai 70 anni di attività dell’azienda. Snaidero ospita per la prima volta nella propria sede di Majano un evento esterno e accoglie l’Ente Friuli nel Mondo in occasione dell’Incontro Annuale dei Friulani nel Mondo. L’iniziativa nasce da uno spirito condiviso di orgoglio e grande appartenenza al territorio friulano, dove affondano le radici dell’azienda che, giunta al suo 70° anniversario, è rimasta dov’è nata, e per questo ospita quanti invece hanno dovuto lasciare la propria regione d’origine ricostruendo altrove, vita, famiglia e professione.