Raduno dei Friulani nel Mondo, festa collettiva tra Ragogna e Majano
Salendo le scalinate che dal Monumento dell’emigrante portano alla piccola chiesa in cima alla collina di Muris di Ragogna si sentono tante lingue diverse che si mischiano in un’unica identità, quella friulana. Domenica Muris ha ospitato l’ultima giornata del 13° Incontro dei friulani nel mondo e oltre 700 corregionali emigrati hanno partecipato alla messa celebrata dall’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato. Prima e dopo la celebrazione il Corpo bandistico “I Cjastinârs” e i cori parrocchiali di Muris e San Pietro hanno fatto da cornice musicale all’evento.
Prima della celebrazione è stata deposta una corona al Monumento all’Emigrante, realizzato e donato nel 2011 dai fratelli Mario e Arrigo Collavino, celebri imprenditori originari di Muris, poi emigrati a Windsor in Canada.
Mario Collavino visibilmente commosso, ha sottolineato la sua felicità per la decisione dell’Ente Friuli nel Mondo di radunare i corregionali emigrati come lui nel suo paese natio.
Al termine della messa il presidente dell’ente, Adriano Luci, ha ringraziato i tanti presidenti e soci giunti da tutti i continenti, in rappresentanza dei 157 Fogolârs Furlans, per incontrarsi in questa speciale occasione. “L’Ente Friuli nel mondo – ha sottolineato – ha 63 anni di storia che continuerà. Noi qualsiasi cosa succeda saremo sempre al vostro fianco”.
Il sindaco Alma Concil ha fatto gli onori di casa: “Voi avete aiutato il vostro Friuli e siete i depositari dei valori che ci contraddistinguono ovunque nel mondo”.
Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine, ha sottolineato quanto fatto dai friulani nel post terremoto del ’76, per il loro Friuli e per la ricostruzione. Una pagina importante della nostra storia regionale. “E’ stato grazie al vostro importante contributo economico se tutto è stato ricostruito come prima”, ha sottolineato.
Anche il consigliere regionale Paride Cargnelutti è intervenuto ricordando che questo difficile momento storico, contrassegnato dal terrorismo, si può superare recuperando i valori. Quei valori che i friulani all’estero incarnano e per cui si fanno voler bene ovunque vadano nel mondo.
Durante la messa e gli interventi erano in tanti gli emigranti felici di incontrarsi e con gli occhi lucidi che guardavano le vallate della loro terra dal monte di Muris.
L’Ente Friuli nel Mondo che mantiene viva e attiva la rete dei Fogolârs Furlans detiene una rete di contatti unica e il filo diretto si rafforza con la nascita di ogni nuovo sodalizio.
Dopo la mattinata a Muris tutti i friulani si sono riuniti per il pranzo sociale a Majano, ospitati dagli spazi dell’azienda Snaidero che per l’occasione ha allestito uno showroom con l’ampia gamma di Cucine Snaidero dove vengono ripercorsi i 70 anni di attività dell’azienda. Snaidero ospita per la prima volta nella propria sede di Majano un evento esterno e accoglie l’Ente Friuli nel Mondo in occasione dell’Incontro Annuale dei Friulani nel Mondo.
L’iniziativa nasce da uno spirito condiviso di orgoglio e grande appartenenza al territorio friulano, dove affondano le radici dell’azienda che, giunta al suo 70° anniversario, è rimasta dov’è nata, e per questo ospita quanti invece hanno dovuto lasciare la propria regione d’origine ricostruendo altrove, vita, famiglia e professione.
Monumento all’Emigrante – Fratelli Collavino
ll Monumento all’Emigrante è stato realizzato dallo scultore Renato Blasutta, anch’egli friulano ed emigrato in Francia, per conto dei fratelli Mario e Valentino (Arrigo) Collavino.
Mario Collavino, originario di Muris di Ragogna in Friuli Venezia Giulia, è l’emblema del “self made man”, essendo riuscito a costruire un impero praticamente dal nulla. Vanta uno straordinario curriculum quale costruttore di opere prestigiose oltreoceano, dai ponti ai grattacieli.
Nato nel 1932, da famiglia dedita all’agricoltura, Mario Collavino è emigrato, nei primi anni Cinquanta, alla volta del Canada in cerca di fortuna. Si ritrova a Windsor (Ontario). Per alcuni anni si dedica a varie attività, come manovale e taglialegna nelle grandi foreste, e nel 1956 crea con il fratello Valentino (detto Arrigo) una piccola impresa edile: la “Collavino Bros. Inc.”.
Iniziano con lavori di limitata entità ma ben presto la bravura e la caparbietà li fanno notare nell’ambiente delle costruzioni. La loro impresa cresce rapidamente passando alla produzione di prefabbricati con la “Prestressed Systems Inc.” e specializzandosi nel settore delle opere pubbliche: scuole, ospedali, acquedotti e quindi grandi opere: ponti, bacini idraulici, dighe, aeroporti. Estendono la loro attività dall’Ontario all’intera area del Canada orientale e, con la “Collavino International Contractors” negli anni Settanta, agli Stati Uniti (Mariott Hotel a New York, Acquario del Disneyworld in Florida, grattacieli della “Renaissance” di Detroit) per spiccare poi il grande salto ad impegnare le loro imprese associate sullo scacchiere del mondo: Nigeria, Kenya, Egitto, Seychelles, Mauritius, Emirati Arabi, Sri Lanka. Mario si aggiudica nel 2007 dal Governo U.S.A. l’incarico prestigioso per la costruzione della Freedom Tower al Ground Zero di New York, sul sito ove sorgevano le Torri Gemelle del World Trade Center, crollate a seguito dell’attentato terroristico dell’11 settembre 2001.
Un’opera enorme e di grande significato simbolico, affidato alla Collavino Construction anche per la sua integrità morale.
Ora, pur mantenendosi attivo e sempre presente nell’attività delle proprie aziende, ha lasciato le gestioni delle imprese ai figli. Mario, sposato con Maria, ha 4 figli: Renzo, Lora, Cynthia e Paolo.
Nonostante la grandezza di quanto ha creato, sorprende per la sua immutata semplicità e non ha mai dimenticato il suo paese d’origine al quale è rimasto fortemente legato. . Un omaggio alla comunità di Ragogna in ricordo di tutti i friulani emigrati nel mondo.