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Gemona apre le porte ai bambini terremotati di Amatrice ed Accumoli

Paolo Urbani
Paolo Urbani

“Vogliamo regalare un po’ di calore umano ai bimbi di Amatrice e Accumoli. Avevo 14 anni quando il terremoto si portò via amici e compagni di classe di terza media. Ricordo come il momento più felice dopo il sisma quando ci dissero che ci avrebbero portati in vacanza. Partimmo verso il sud: molti di noi vennero trasferiti a Ischia. Furono tre settimane indimenticabili: la famiglia che mi ospitava mi riempì di attenzioni e coccole. Sembrerà impossibile, ma riuscii perfino a scordare lutti e disgrazie che avevo lasciato a casa. Oggi vogliamo fare la stessa cosa per i bimbi e i ragazzi scampati alla tragedia”. Così il sindaco di Gemona, Paolo Urbani, in un colloquio con il quotidiano la Stampa di Torino, ha ribadito l’offerta di accoglienza temporanea ai bambini del Centro Italia, annunciata nel corso della serata dedicata ai medagliati olimpici.

“L’obiettivo è di farli arrivare subito. Ci sono alcune settimane prima della scuola e le vogliamo far trascorrere loro tra i nostri monti”, dice Urbani. “Assieme ad una ventina di comuni, abbiamo costituito il progetto Sportland, che promuove il territorio attraverso le discipline più svariate. Il nostro testimonial è il campione olimpico e recordman dei 400 metri Wayde van Niekerk, sudafricano che da quattro anni si allena qui, dove è di casa”.

Nelle prime giornate dall’annuncio del sindaco sono già una cinquantina le famiglie del Gemonese che si sono dette pronte ad accogliere i bambini. Per informazioni a disposizione l’ufficio segreteria dove le persone dovranno chiamare per registrarsi. Due i numeri a disposizione: 0432-973244 e 973258.

Urbani nella giornata di lunedì è stato intervistato anche dal TG2, qui il link per rivedere il servizio

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-268c623c-5070-49bd-8aae-3933cd142c3c-tg2.html#p=

2 pensieri riguardo “Gemona apre le porte ai bambini terremotati di Amatrice ed Accumoli

  • … che teneri i racconti del sindaco di Gemona… nascondono un animo buono e una sensibilità degna di un frate francescano… ma al di là delle parole invece di buttare i 50 mila euro che ha speso (50.000!) per lo spettacolo di Cristicchi sul quarantennale del sisma del ’76 il sindaco di Gemona avrebbe fatto meglio a devolvere quei denari (pubblici) per chi ha davvero bisogno di aiuto… con quei soldi i bambini di Amatrice e Accumoli avrebbero potuto essere accolti vicino alle loro case distrutte senza dover farsi oltre 600 Km (?!) per venire a trascorrere qualche giorno in Friuli… questo modo di fare solidarietà per farsi belli sui giornali è a dir poco vomitevole…

  • Sono senza parole! Che senso ha separare dei bambini (che hanno già vissuto il trauma del sisma) dalle loro famiglie portandoli a centinaia di chilometri di distanza? Semmai avrebbe senso accompagnare l’elaborazione dell’esperienza con un supporto psicologico all’interno delle consuete relazioni familiari. Sai che bello per dei minori vedersi catapultati in un paese di cui non conoscono neppure il nome, separati dai genitori e dai luoghi che conoscono. Ma questa gente da dove le tira fuori certe idee?

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