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Uti-Comunità Montana della Carnia, il Tar entrerà nel merito

Nella giornata di venerdì, avanti al Tar-Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia, si sono tenute le udienze relative alle istanze cautelari richieste dai Comuni di Zuglio, Cercivento, Forni di Sotto e Ampezzo che, con singoli ricorsi, hanno impugnato la delibera della Giunta regionale di approvazione del piano di successione e subentro della Comunità montana della Carnia. Sul punto il Collegio, rigettando la richiesta di sospensione cautelare del provvedimento impugnato, proposta dalle sopra citate Amministrazioni comunali, ha affermato l’insussistenza di qualsiasi pregiudizio per i Comuni derivanti dal Piano di subentro adottato in base alla legge regionale 26/2014. La causa è stata rinviata per la discussione nel merito all’udienza del 24 maggio 2017

IL COMMENTO DELL’ASSESSORE PANONTIN

Paolo Panontin 

“L’ordinanza è un’ulteriore dimostrazione della correttezza e della legittimità dei provvedimenti assunti sia sul piano amministrativo che legislativo da questa Amministrazione regionale”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle Autonomie locali e Coordinamento delle riforme Paolo Panontin, commentando l’ordinanza del Tar. Per Panontin “anche se si tratta di un provvedimento non definitivo, l’ordinanza offre un’indicazione importante. E rafforza l’auspicio che si possa finalmente passare dalla fase dei contenziosi a quella della costruzione paziente e operosa di un necessario processo di riassetto territoriale”. “E’ stato un riordino fortemente voluto – ha aggiunto l’assessore – al solo scopo di dare ai nostri Comuni, soprattutto quelli piccoli, la forza e la struttura per garantire servizi adeguati ai cittadini. Ma senza perdere quel valore, spesso irrinunciabile, rappresentato dalla identità territoriale e – ha concluso Panontin – dall’appartenenza alla comunità”.

LA REPLICA DEI SINDACI

“Ci sorprende che un avvocato come l’assessore Panontin non sappia interpretare a dovere il dispositivo del Tar – replica uno dei sindaci ricorrenti, Marco Lenna di Forni di Sotto – il giudice Zuballi dice si che la sospensiva che avevamo richiesto oggettivamente non era concedibile, e questo ce lo aspettavamo, ma lo scopo nostro era quello di andare in giudicato in tempi brevi, per entrare nel merito della questione; e a tal proposito nel dispositivo pare proprio che il fumus del ricorso evidenzi una sorta di incostituzionalità della legge; è inutile che gridino vittoria – aggiunge Lenna – riusciremo in breve ad andare in giudicato, e vedremo se questa legge avrà tutti i canoni che Panontin millanta oppure se sarà soggetta ad una nuova ennesima modifica, come le oltre venti che sino ad oggi abbiamo registrato”.

Lenna assicura che il fronte dei sindaci dissenti rimane compatto, “anzi, abbiamo registrato proprio nei giorni scorsi l’adesione di un nuovo comune, quello di Paularo, pronto ad uscire dalla Uti della Carnia; e a breve dovrebbe essere imitato da un altro comune della Carnia…”