A Forni di Sopra la rievocazione dell’incendio del castello di Sacuidic
Il comune di Forni di Sopra, alla luce della stesura del programma delle manifestazioni estive, annuncia che tra le tante proposte spiccherà la rievocazione storica dell’incendio del castello di Sacuidic, distrutto fra il XIII e XIV secolo. Una iniziativa che intende da un lato offrire al turista momenti qualificati di storia del paese, rilanciando l’attenzione per la cultura e l’archeologia del paese.
Oltre a Sacuidic, i cui lavori di recupero del maniero sono stati completati, rimangono ancora da terminare gli studi a Cuol di Ciastiel, fortezza romana di fine impero, e della necropoli longobarda di Andrazza. “Una manifestazione di spessore – l’ha definita il sindaco Lino Anziutti – che non solo potrà attirare nuovi turisti, ma che racconta la storia del nostro paese”.
La manifestazione si terrà da venerdì 23 a domenica 25 giugno, la settimana che segue la tradizionale Festa delle erbe. Sacuidic era un fortilizio lungo il fiume Tagliamento di proprietà dei gastaldi di Socchieve e di Nonta che passò, per atto di vendita, ai Savorgnan di Venezia che acquisirono pure il castello di Pra di Got a Forni di Sotto. Da allora i due Forni, di Sotto e di Sopra, vennero definiti Forni Savorgnani. Questi siti erano stati interessati dallo ricercatore Alexandre Wolf a fine Ottocento, poi caddero nuovamente nel dimenticatoio.
Grazie all’interessamento di un gruppo locale, For da Difiendi, i siti archeologici sono stati interessati negli ultimi decenni da lavori di indagine. Gli scavi hanno portato alla luce anche il fatto che a Sacuidic vi era una zecca clandestina. Non esistono documenti scritti che attestino la nascita del castello, l’unica indicazione certa desunta dai dati archeologici è la presenza della zecca negli ultimi tempi di esistenza del maniero. Questa ingombrante presenza probabilmente, come accadde ad altre zecche dell’epoca, portò alla distruzione e dismissione del sito. La rievocazione, che avviene con la collaborazione del gruppo Praemium Sancti Martini di Laggio di Cadore, proporrà tre giorni di festa, con i figuranti che allestiranno nel capoluogo degli accampamenti medioevali, con mercatino, laboratori e musica in tema per le vie del paese, cene medioevali, tornei di lancio di asce e coltelli, di frecce, equitazione e falconeria. Saranno pure esposti al pubblico alcuni dei reperti riportati alla luce durante gli scavi. Non mancherà una zecca, questa volta, meno clandestina, che batterà moneta da utilizzare per le compere nel villaggio medievale, o quale souvenir della festa da portarsi a casa. Domenica 25 giugno infine, verso mezzogiorno, lo scenario si trasferirà dal centro del paese al castello di Sacuidic, situato ad un paio di chilometri oltre la frazione di Andrazza, dove si terrà la rievocazione storica della battaglia che pose fine sia alla zecca clandestina che all’esistenza del maniero stesso che venne dato alle fiamme.
iniziativa molto pregevole e interessante. bravi
mancano manifestazioni e mercatini nel periodo natalizio