Due alpinisti perdono la vita sullo Jôf Fuart
Sono stati recuperati i corpi dei due alpinisti sloveni che hanno perso la vita sul Jôf Fuart, in territorio italiano in Comune di Tarvisio.
L’allarme è stato dato questa mattina dal centro internazionale di Thörl Maglern e smistato alla stazione del Soccorso Alpino di Cave del Predil e alla Guardia di Finanza di Sella Nevea. Gli alpinisti non davano loro notizie dal 31 di marzo. Le ricerche sono subito partite alle 8 e intorno alle 12 sono state individuate le due auto dei due alpinisti nel parcheggio sottostante il sentiero che conduce al Rifugio Corsi. Si tratta di un uomo, iniziali I. Z., classe 1963 di Bovec, e di una donna, T. M. classe 1968 di Lubiana, che avevano deciso di percorrere la via di salita “normale” al Jôf Fuart che parte poco sopra il Rifugio. I due corpi, che erano legati in cordata, sono infatti stati individuati nei pressi della cosiddetta “galleria” sopra lo zoccolo della parete iniziale ad una quota di circa 2350 metri. Sul posto sono intervenuti dieci tecnici operativi, tra finanzieri e uomini del soccorso alpino. I recuperi sono stati resi difficoltosi dal meteo incerto: l’elicottero della Protezione Civile ha avuto infatti difficoltà a bucare la coltre di nubi presente in quota.
Ora le indagini proseguono a cura della Guardia di Finanza di Sella Nevea.