Toni Capuozzo indaga l’accoglienza dei migranti tra Villa Santina e Cercivento
E’ partito lunedì 10 aprile (le prossime puntate saranno il 24 aprile, l’8 e il 15 maggio) in seconda serata su Retequattro, “Casa Capuozzo”, un viaggio di “Terra!” nel mondo delle migrazioni. L’inchiesta in quattro puntate resta ancorata ai fatti, letti sulla base dei ricordi e delle esperienze personali del suo narratore, il giornalista friulano Toni Capuozzo. Ci saranno racconti e testimonianze dal Friuli, Trentino, Puglia, Calabria, Basilicata, Emilia Romagna, Toscana.
Il percorso è iniziato proprio dal Friuli natìo di Toni Capuozzo, con una domanda: “Se l’accoglienza non funziona qui (dove tutto in genere funziona meglio che altrove) come può funzionare nel resto d’Italia?” e proprio in Friuli Capuozzo ha raccontato l’accoglienza dell’ex Caserma Cavarzerani di Udine, quella di Renato Garibaldi in Carnia, finito al centro delle polemiche nei mesi scorsi per il caso dei minori sugli sci, ed ancora ha mostrato l’iniziativa del Torneo di Calcetto di Villa Santina con l’intervista al sindaco Romano Polonia sulla propria esperienza nella piccola comunità. Ma Capuozzo ha anche dato voce ai friulani che dovettero emigrare negli anni 40-50 del secolo scorso, tra Australia, Sud Africa ed Americhe.
“L’Italia – afferma il giornalista – non ha saputo prevedere e governare le migrazioni, accettando di subirle come un fatto epocale e di permanente emergenza”. “Dietro la sbandierata accoglienza e – di fatto – isolati in Europa, non ci chiediamo quale possa essere il futuro di un’ondata migratoria, che anche quest’anno promette, o minaccia, di superare il record dell’anno precedente. Dietro buonismo o cattivismo, dietro ideologie, correttezze e scorrettezze della politica, la nuda realtà – conclude Capuozzo – racconta la resa del Paese, l’ipocrisia delle promesse, il deserto di strategie”.
Qui per rivedere la puntata dedicata al Friuli.