Tolmezzo, la piazza della discordia
Continua a tenere banco a Tolmezzo la questione della riqualificazione di Piazza XX Settembre, dopo il caso del ritardato avvio dei lavori, dopo l’episodio dei cavi delle linee Telecom tranciati per errore nei giorni scorsi che ha portato a gravi disagi per gli esercenti della zona, oggi dalle pagine del Messaggero Veneto si è levata la provocazione di alcuni dei commercianti della piazza, che hanno annunciato la volontà di scioperare nella giornata di martedì prossimo.
Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale di martedì, il vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici Simona Scarsini, rispondendo ad una interrogazione della consigliera di opposizione Elisa Faccin, aveva spiegato che “il nuovo termine per l’ultimazione dei lavori su piazza XX Settembre è il 5 giugno, salvo imprevisti o proroghe”. Il primo cittadino, Brollo, aveva poi aggiunto: “sono preoccupatissimo anch’io vedendo che i tempi possono rischiare di allungarsi, ma su questo abbiamo posto in essere tutte le possibili azioni: sono state spedite diverse lettere della direzione dei lavori”.
Sempre oggi dalla propria pagina Facebook, Bruno Bearzi, rappresentante locale di Confcommercio che nei giorni scorsi era intervenuto ai nostri microfoni e che quotidianamente sta aggiornando sull’avanzamento dei lavori del cantiere, ha pubblicato una lettera aperta al sindaco di Tolmezzo e Presidente dell’UTI della Carnia, Francesco Brollo.
Caro Francesco,
Premetto che questa iniziativa è di carattere assolutamente personale, parlo come Cittadino e come singolo commerciante. Gli avvenimenti che da un po’ di tempo affliggono il nostro territorio, quasi tutti negativi, Tribunale, caserma degli Alpini, Polizia etc. hanno contribuito, complice la classe politica, a impoverire tessuto sociale ed economico della Carnia. D’altronde basta girare per il centro di quello che era il cuore economico e commerciale della montagna, per rendersi conto: tantissimi negozi con le luci spente, e vetrine tristemente abbassate…
L’iniziativa autonoma di alcuni commercianti del centro, di cui oggi leggo sul giornale, è un ulteriore grido d’allarme, che non può e non deve rimanere inascoltato!
Certo sarebbe troppo comodo, incolpare solo la politica, o solo agli attuali Amministratori…
Manca però una visione ad ampio respiro, che dia prospettive ai giovani fermando quel trend di nuova emigrazione, che emarginerà ancora di più la nostra terra, che sta sempre più diventando una “terra di anziani”.
Bisogna pensare a un progetto globale che parta dalla riqualificazione del territorio, vero patrimonio della nostra terra, da un drastico riordino fondiario, che freni l’abbandono, garantendo nel contempo un controllo dell’ambiente, che è propedeutico ad un ritorno turistico di grande respiro, che dia prospettive di sfruttamento lavorativo non solo nel comparto, ma anche a livello agro forestale, sanando tutte quelle situazione di degrado ambientale, che sono spesso causa di “disastri” che costano ai cittadini milioni di euro.
Solo allora, potremo iniziare a competere con le regioni contermini in tema di offerta turistica.
Che l’iniziativa di Tolmezzo “Città Alpina”, possa essere, anche con forti prese di posizione, un’ occasione di rilancio vero, non solo di facciata, per la NOSTRA TERRA.
E su questo, caro Francesco hai una grande responsabilità.
Bruno.