Flügelaltar di Pontebba, sabato il grande giorno con il concerto di musica sacra
Domani – sabato 19 agosto – a Pieve di Santa Maria Maggiore a Pontebba, alle ore 20.45 si terrà un concerto di musica sacra al cospetto del Flügelaltar, splendido altare ligneo di cui ricorrono i 500 anni, uno dei massimi esempi di arte religiosa in Friuli Venezia Giulia. Il concerto, che propone i momenti più alti del “Mozart sacro”, vedrà il coro del Friuli Venezia Giulia diretto dal maestro Cristiano Dell’Oste, e l’Orchestra d’archi italiana, diretta dal maestro Enrico Bronzi. Verranno suonate la Spatzen Messe KV 220 per soli, coro ed orchestra e i Vesperae Solennes de Confessore KV 339 per soli, coro ed orchestra, con Malin Hartelius, soprano, Theresa Kronthaler, mezzosoprano, Benjamin Glaubitz, tenore, Martin Häßler, basso.
Il concerto è il primo di una serie di appuntamenti organizzati dall’Unione territoriale intercomunale Canal del Ferro-Val Canale, il Comune di Pontebba e la parrocchia, con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, per lanciare un percorso di valorizzazione del Flügelaltar nell’anno in cui ricorrono i cinque secoli della sua costruzione.
Il Flügelaltar, frutto della maestria degli scultori della bottega del Maestro Enrico da Villach, attribuisce alla chiesa di Pontebba il ruolo di sintesi tra la cultura artistica italiana e quella tedesca. Gioiello di scultura lignea, l’altare pontebbano fa parte di quelle opere d’arte riconducibili al concetto di Biblia pauperum, cioè di libro per illetterati, concepito per diffondere tra la popolazione non alfabetizzata messaggi religiosi. Nella fattispecie, all’altare era demandato il compito di narrare la vita di Maria e diffonderne il culto.
“Il Flügelaltar – spiega il sindaco di Pontebba Ivan Buzzi – è uno straordinario esempio di arte religiosa del Friuli Venezia Giulia, che però non molti conoscono, perché nel tempo non ha ricevuto le attenzioni che si merita. Auspico che il concerto di sabato e gli altri appuntamenti in programma, tra i quali un convegno scientifico il 9 settembre, siano una proficua occasione per promuovere, dal punto di vista culturale e turistico, un pezzo importante del patrimonio culturale della nostra regione”.