Viabilità ad Arta, Paluzza e Paularo, interrogazione di Marsilio (PD)
“La viabilità è uno dei settori di maggior preoccupazione e interesse per la sicurezza, la qualità della vita e lo sviluppo economico dei comprensori montani. E proprio in conseguenza alle rigide situazioni climatiche e alle particolari condizioni morfologiche, il tema della precarietà della viabilità in montagna necessita di interventi tempestivi e consistenti, in modo da poter prevenire in maniera efficace le situazioni di pericolo legate ai ripetuti cedimenti dei versanti montuosi e della carreggiata”.
Queste le premesse dell’interrogazione alla Giunta del consigliere regionale del PD Enzo Marsilio, che vuole sapere che cosa intenda fare l’amministrazione regionale, attraverso FVG Strade, per porre rimedio allo stato di abbandono totale in cui versano le strade provinciali di Alzeri (nella foto) in Comune di Arta Terme e la ex strada provinciale che da Paluzza arriva a Paularo attraverso Sella Lius, lasciate dalla ex amministrazione provinciale di Udine in uno stato evidente di abbandono, dove si contano numerosi crolli dei muretti a secco e dove in un tratto di circa 1,5 Km sulla sella non riescono a transitare nei due sensi di marcia nemmeno auto di piccola cilindrata.
Marsilio, al proposito, evidenzia che “in particolare, le migliorie realizzate lungo la viabilità della Carnia sono indispensabili per frenare i fenomeni di spopolamento delle valli e strategicamente importanti per avere un’offerta turistica valida e competitiva”.
E finora le strade oggetto della interrogazione erano ben messe? Solo al quinto anno di mandato ci si accorge del degrado del proprio territorio dove si raccolgono voti?
Suvvia Ferdinando!
Non bisogna lasciarsi fuorviare dalle “coincidenze” ..
ad Arta Terme le strade della viabilità interna del capoluogo sono in condizioni Molto Peggiori della ex Provinciale “degli Alzeri”; in particolare l’intera via Fontana, la bretella di via Umberto 1° verso via Fontana e la Piazza antistante il Municipio…
Parlare di strade ad Arta capoluogo è un eufemismo, via Fontana a me pare un mosaico degno dei maestri Spilimberghesi. Ognuno che ci ha lavorato (enel-telecom-cafc-fognaroli) ha lasciato la sua striscia chi in lungo e chi in largo, quando ci passo in auto mi pare di essere tra “gli agars” del campo di patate, speriamo nella nuova amministrazione, e magari che qualche amministratore pubblico faccia anche quattro passi sul marciapiede che da Arta porta alle terme e verifichi di notte quanti lampioni funzionano.