Regione, sindaci e sindacati a Buja per la difesa del gruppo Pittini
Si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di Buja il vertice straordinario promosso dal sindaco Stefano Bergagna e dalla sua Giunta per affrontare le ripercussioni del caso maxi multa dell’Antitrust al gruppo Pittini.
Presenti il Vicepresidente della Regione FVG Sergio Bolzonello che condivide l’iniziativa e promette un impegno comune dell’esecutivo regionale e auspicabilmente del consiglio regionale, tanti Sindaci, la Provincia di Udine, i rappresentanti delle istituzioni, dei sindacati e cittadini interessati a capirne di più.
Elencati i documenti politici del Consiglio Comunale di Buja, di Massimiliano Fedriga presso il Ministro dello Sviluppo economico, Barbara Zilli, Riccardo Riccardi e Roberto Revelant e i documenti futuri del Consiglio Provinciale e Regionale.
“Presidente Paolo Gentiloni ascoltaci, per quanto di tua competenza. #Ferriere Nord #Friuli” scrive l’assessore comunale bujese Elena Lizzi su facebook (sono sue le immagini dell’incontro)
“Ho portato la testimonianza della preoccupazione dei Lavoratori del gruppo sulle possibili conseguenze della multa di 43 milioni di euro comminata dall’antitrust al Gruppo #Pittini” aggiunge Fabiano Venuti della Fim Cisl.
“Il sostegno alla famiglia Pittini, esempio virtuoso della laboriosità friulana deve essere incondizionato: questo significa avere davvero a cuore il futuro di questa Regione ed è per questo che già lunedì chiederemo che le mozioni depositate vengano urgentemente discusse in Consiglio” ha dichiarato Barbara Zilli (LN)
Ieri, Lega Nord e Forza Italia hanno depositato due mozioni sulla questione.
“Dobbiamo salvaguardare prima di tutto il nostro tessuto produttivo – ha detto Zilli – e proteggerlo dalla burocrazia folle e per certi versi irresponsabile che sta mettendo a in ginocchio anche chi negli anni ha saputo comportarsi sempre con correttezza, trasparenza e serietà”. “L’esempio dato dalla famiglia Pittini – chiude Zilli – è emblema della friulanità, riprende una scala valoriale che ci appartiene: ecco perché il sostegno a Federico Pittini deve essere totale e unanime. Qui – chiude – c’è in gioco il futuro del tessuto economico e sociale della nostra Regione”.
“L’Italia non fa più l’Italia – scrive ancora Roberto Revelant su Facebook – Siamo lontani anni luce da quando lo Stato difendeva e tutelava gli interessi delle proprie aziende, vero patrimonio culturale ed economico della nazione, ora invece attaccate dall’esterno e dall’interno stesso. Oggi è proprio l’apparato burocratico a cercare di affossare, con una multa da 43 milioni di euro, chi ha contribuito oltre 40 anni fa a rinascere e rilanciare io Friuli, un’azienda diventata leader nel mondo del settore siderurgico, e che ha continuato ad espandersi ed ad investire fino ad oggi, ampliando ed ammodernando i propri stabilimenti in tempo di crisi, dando lavoro a migliaia di lavoratori friulani ed italiani. Il Gruppo Pittini, alla pari di altre importanti aziende locali, è l’orgoglio della nostra terra, di noi Friulani, e la sua esistenza è la nostra esistenza. Forza PITTINI. Italie torne sù!”