Nasce il Geoparco transfrontaliero delle Alpi Carniche
“Dei centosessanta geoparchi esistenti al mondo a oggi soltanto quattro sono transfrontalieri: quindi il geoparco delle Alpi Carniche, unitamente al lavoro che la Regione sta promuovendo per un geoparco transfrontaliero anche sul Carso tra Italia e Slovenia, potrebbe rappresentare una realtà di interesse internazionale, con ricadute di grande rilievo”.
Lo ha evidenziato l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, alla presentazione del progetto GeoTrAC nella sede del Museo friulano di storia naturale di Udine.
GeoTrAC si inquadra nell’ambito del programma comunitario Interreg Italia-Austria V e ha valenza nel biennio 2017-2019 e sarà realizzato, tra l’altro, attraverso la creazione di un gruppo di lavoro transfrontaliero, ricerche scientifiche che sfoceranno in mostre itineranti e pubblicazioni scientifico-divulgative, l’identificazione di itinerari geologici anche transfrontalieri, percorsi formativi, nonché mediante l’elaborazione di un programma condiviso di iniziative divulgative e didattiche e di eventi per promuovere la frequentazione del geoparco.
“La creazione di un Geoparco transfrontaliero delle Alpi Carniche – ha fatto notare Vito – rappresenta una grande opportunità di valorizzazione del nostro territorio in un’ottica europea, dimostrando come l’ambiente, grazie alle bellezze presenti anche nella nostra regione, può rappresentare un’importante occasione di sviluppo sostenibile”.
Come è stato ricordato, un geoparco è un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare e deve presentare una strategia di sviluppo sostenibile, deve avere confini ben definiti e una estensione atta a consentire lo sviluppo economico efficace del comprensorio, comprendendo un certo numero di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica o valore educativo.
Le Alpi carniche, come sottolineato il direttore del Museo, Giuseppe Muscio, sono uno scrigno geologico che contiene rocce, fossili, resti di vicende che si sono sviluppate nell’arco di 500 milioni di anni a seguito di variazioni climatiche, modificazioni ambientali e l’evoluzione della vita.
Si tratta di un caso rarissimo in tutta l’Europa e proprio attraverso lo studio di questo scrigno geologico è possibile ricavare la fotografia delle fasi orogenetiche che si sono sviluppate sulle nostre montagne, e che sono scritte nelle rocce delle Alpi carniche.
La Regione Friuli Venezia Giulia, ha ricordato l’assessore Vito dopo avere salutato gli ospiti austriaci che faranno parte del gruppo di lavoro del progetto GeoTrAC, con la legge 15/2016 ha inteso normare la valorizzazione delle geodiversità e del patrimonio geologico e speleologico e delle aree carsiche.
In merito alla valorizzazione dell’ambiente naturale del Friuli Venezia Giulia, Vito ha poi ricordato la proficua collaborazione svolta e in atto con gli atenei di Trieste e di Udine e con il Museo friulano di storia naturale, specialmente per l’azione di divulgazione del patrimonio nel mondo scolastico.
Incominciamo col traforo del passo di mote croce carnico così gli scambi tra Austria e resto del Europa diventerebbero molto più facili!!!