La storia del piccolo Simone di Cercivento lancia la proposta di legge “Piccoli passi”
“Una causa nobile per la quale la politica deve impegnarsi davvero, al di là delle appartenenze” così ha esordito Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord, nel presentare la proposta di legge “Piccoli passi”, accompagnata dal sindaco di Cercivento, Luca Boschetti.
“Il tema è molto delicato e riguarda tutti quei bimbi in età compresa tra trentasei mesi e sei anni che non possono lasciare il proprio domicilio e frequentare normalmente le scuole per l’infanzia per i più vari e gravi motivi sanitari – ha spiegato Zilli – per i quali si registra un’incomprensibile lacuna normativa. I servizi di educazione e istruzione domiciliare previsti dalla legge non sono infatti rivolti ai bambini in età prescolare”.
Questa proposta prende spunto da un’esperienza verificatasi durante lo scorso anno scolastico: un bambino colpito da gravi patologie, che non era più in grado di allontanarsi dal proprio domicilio per frequentare la scuola materna, ha potuto coprire le spese di un’insegnante di sostegno a domicilio che assistesse il suo percorso formativo a casa grazie a una raccolta fondi tra associazioni e privati cittadini.
“Pur ringraziando e apprezzando la solidarietà dei tanti abitanti di Cercivento e non solo, che hanno contribuito alla realizzazione del progetto – dice Zilli -, non si può pensare che le istituzioni releghino alla solidarietà dei privati questo irrinunciabile diritto. Una mancanza ancor più incomprensibile se si considera il fatto che oggi la quasi totalità dei bambini tra i tre e i sei anni (circa 30.000 in Fvg) frequentano la scuola dell’infanzia e che molti di questi addirittura accedono al servizio nido e sezione primavera. La nostra Regione deve adeguarsi a una società in continuo cambiamento e prendere atto di questo mutato stato dei fatti”.
“Dai dati finora in nostro possesso – aggiunge la consigliere regionale Zilli – per la fascia d’età tra 36 mesi e 6 anni registriamo cinque casi per il 2017 nell’AAS 5, ai quali si aggiungono due casi di bimbi i cui fratelli soffrono patologie; un caso nell’area udinese, e per quanto riguarda l’AAS 3 almeno due casi di nostra diretta conoscenza si sono verificati nell’ultimo biennio”.
“Il diritto all’educazione, all’istruzione e alla salute sono diritti fondamentali dell’individuo, che devono essere assicurati e la cui tutela diventa ancor più imprescindibile quando si parla di bambini. Anche per questo – conclude Zilli – presenterò un emendamento in finanziaria, confidando del corale favorevole accoglimento da parte del Consiglio. La promozione e la salvaguardia della salute dei bimbi, delle loro famiglie e del loro futuro deve essere una delle missioni più sentite dalla nostra attività politica. La nostra proposta “Piccoli passi” è un gesto di responsabilità delle istituzioni che si avvicinano così ai cittadini più piccoli per accompagnarli nei loro primi ‘piccoli passi’ verso la vita”.