Al via anche in Friuli le domande per il Bonus sociale idrico
Un’altra misura giunge in soccorso delle persone economicamente in sofferenza: si chiama Bonus sociale idrico, ovvero l’aiuto che verrà elargito agli utenti domestici (persone singole o nuclei familiari) che versano in condizioni di comprovata e documentata difficoltà economica. A comunicare l’arrivo di questo sostegno è il Presidente di CAFC Salvatore Benigno che fa riferimento alla norma introdotta dall’Autorità nazionale: “Per accedere all’agevolazione sarà necessario rientrare nell’indicatore ISEE non superiore a quello previsto dalla normativa nazionale per il Bonus sociale elettrico e gas attualmente fissato a 8 mila 107,5 euro per il nucleo familiare e 20 mila euro per la famiglia numerosa”.
L’applicazione di questo strumento verrà attivato da luglio, anche se le domande possono essere già presentate.
Calcolatrice alla mano, però, il Presidente evidenzia che “il consumo medio di una famiglia con tre componenti è di 150 metri cubi annui, circa 140 litri per persona al giorno. Alla luce di questi dati sarebbe stato più ragionevole introdurre, da parte dell’Autority Nazionale che regola l’applicazione delle tariffe ai cittadini, una misura doppia rispetto a quella approvata, di almeno 100 litri pro capite al giorno”.
L’applicazione del “Bonus sociale Idrico”– spiega il Presidente Benigno – “è la logica conseguenza di un principio fondamentale, ovvero favorire effettivamente l’accesso universale all’acqua, assicurando agli utenti domestici meno abbienti del servizio idrico integrato la fornitura della quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni primari”
Grazie al Bonus Idrico e alle tariffe agevolate per le aree montane, CAFC continua nella sua policy sociale di attenzione alle categorie e alle aree svantaggiate.
L’obiettivo di lungo termine, da proporre all’Autority Nazionale, sarà quello di estendere il Bonus Idrico Sociale anche agli altri settori del Servizio Idrico Integrato: la fognatura e la depurazione, non solo al settore acquedotto; in questo modo si arriverebbe a scontare ai cittadini in difficoltà ben più del 12 % sulla bolletta media, adeguandosi alle riduzioni tariffarie, maggiormente incisive, già in atto per il Bonus elettrico e quello del gas.
Le agevolazioni tramite il Bonus Idrico si aggiungono agli strumenti già messi in atto da parte di CAFC per aiutare i soggetti deboli (persone che percepiscono sussidi minimi, disoccupati, famiglie con disabili, invalidi o anziani eccetera) tramite dilazioni più lunghe dei pagamenti o tariffazioni diverse sulla base dell’oggettiva situazione documentata dagli Enti locali tramite gli assistenti sociali.
Il Bonus sociale idrico verrà utilizzato anche a compensazione delle morosità pregresse; mentre l’erogazione del Bonus è prevista anche per i soggetti economicamente disagiati già titolari di Carta Acquisti o ammessi al Reddito di Inclusione (REI). Qualora la richiesta di ammissione al bonus sociale idrico venga presentata unitamente alla richiesta di rinnovo per il bonus elettrico e gas, l’agevolazione verrà riconosciuta all’utente a partire dal 1 gennaio 2018, mediante l’erogazione di una componente compensativa una tantum, a copertura del periodo intercorrente tra il 1 gennaio 2018 e la data di presentazione della richiesta di rinnovo, oltre alla concessione del Bonus sociale idrico per i successivi dodici mesi di competenza.
Quali sono le agevolazioni per la montagna? Francamente io ho visto che l’ultima bolletta riferita al 1 semestre 2017, per non residente è passata da 75 € del semestre precedente ad 83,20
Oltre il 10% di aumento. SONO QUESTE LE AGEVOLAZIONI PER LA MONTAGNA?
Meno chiacchiere e prezzi contenuti o contatore gratuito che misuri gli effettivi consumi.