Incidente in A23, morta una donna di Tolmezzo, quattro i feriti
Tragico incidente stradale questo pomeriggio attorno alle ore 15 in A23 nel tratto fra Udine Sud e nodo di Palmanova.
A perdere la vita una giovane donna di 33 anni, Marika Patatti, residente a Tolmezzo.
Da quanto ricostruito dalla Polstrada e da Autovie Venete, c’era traffico e i rallentamenti erano dovuti proprio ai flussi elevati di veicoli.
Un furgone che arrivava da Udine ha centrato l’auto della tolmezzina innescando un tamponamento a catena. La vettura è finita sotto l’autoarticolato che la precedeva e contro una’altra auto. Drammatico il bilancio: la donna è deceduta, altre quattro persone sono rimaste ferite, di cui uno gravemente (è ricoverato in terapia intensiva ma non sarebbe in pericolo di vita). Estratti dalle lamiere grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, i feriti sono state trasportati in ospedale con l’elisoccorso e le ambulanze.
Sono rimasti feriti un cittadino polacco di 27 anni, P.A., accolto in codice verde all’ospedale di Palmanova in ambulanza. Si tratta del ragazzo che, per cause in corso di accertamento, ha tamponato le due auto. Sulla prima auto, una Polo, viaggiava solo un 43enne di Palmanova, rimasto miracolosamente ferito in maniera lieve. È stato accolto anche lui in ospedale a Palmanova. Non è grave. Sulla seconda auto tamponata, finita sotto un camion fermo in coda, la Golf, c’erano tre persone. La giovane tolmezzina sedeva sul sedile posteriore. Poi al volante c’era 42enne di Villa Santina, S.N. le sue iniziali. Al suo fianco, sul sedile anteriore destro, un 32enne di Osoppo, E.V.
Nel frattempo era stata chiusa l’autostrada A23 in direzione nodo di Palmanov, così come lo svincolo in entrata a Udine Sud (istituita l’uscita obbligatoria a Udine Sud per chi proviene da Tarvisio). Alle 18 c’è stata la riapertura.
“La dinamica, purtroppo, è sempre quella: chi guida non presta attenzione alla strada, non si accorge dei cartelli che segnalano le code, non rallenta, si trova di fronte alla coda all’improvviso e non fa nemmeno in tempo a frenare, schiantanosi sul veicolo fermo davanti” ha commentato Autovie Venete ricostruendo il tamponamento.
Ma quand’è che qualcuno controllerà seriamente il rispetto delle distanze di sicurezza e chi telefona senza auricolare mentre guida, principali infrazioni (ancor più dell’eccesso di velocità) commesse in autostrada?
Gli autotreni in colonna, ad esempio, dovrebbero star distanti 100 metri l’uno dall’altro: se ne tengono 20 o 30, è tanto. In caso di emergenza, chi li ferma, con l’inerzia che hanno?
E poi, in autostrada molti, camionisti e automobilisti, vincono la noia telefonando. Senza auricolare, però, perché evidentemente sono troppo poveri anzi, “poveracci”, e non riescono a sostenere la spesa di una decina di euro per un auricolare senza fili o meno di 5 per uno col filo.
Vale così poco la loro vita e quella di circola insieme a loro?
Perché non c’è l’interesse di nessuno affinché queste infrazioni non siano commesse o che i trasgressori siano sanzionati?
Ma magari la gente parlasse al telefono,si fidi che se fosse cosi tutti questi incidenti non ci sarebbero,il problema vero è che la gente chatta, gioca su Facebook o manda messaggini invece di guidare e guardare la strada…e in questo caso l’auricolare serve a poco
Società egoista e allo sbando …senza regole e rispetto…non ci sono parole. ….per definire lo scempio che oramai ci circonda. …e tutti avanti a pecora. ..come se nulla fosse. …tutto normale. ….