Luigi Cacitti torna per un mese in Consiglio regionale e lancia Forza Fvg
“La montagna della nostra Regione in questi ultimi anni è stata abbandonata completamente e la Carnia in particolare ancor di più. Questa è la radiografia fatta dal consigliere regionale Luigi Cacitti appartenente al gruppo di Forza FVG, dopo l’addio in polemica con Forza Italia, e tornato in carica in questi giorni a seguito delle dimissioni di Renzo Tondo eletto in Parlamento a Roma.
“In Carnia – afferma Cacitti – in questi ultimi anni diversi sindaci o loro facenti funzione si sono inchinati supinamente alla volontà di Trieste a discapito degli interessi dei cittadini carnici, tacendo o glissando su temi fondamentali per la Carnia, come ad esempio sulla sanità distrutta e indebolita da una riforma inaudita dove i risultati sono sotto gli occhi di tutti. A questo dobbiamo purtroppo aggiungere la chiusura del Tribunale di Tolmezzo, di caserme, di comandi di Forze dell’Ordine, uffici postali, uffici a servizio del cittadino e di gestione delle risorse idriche locali”.
Cacitti in tal senso punta il dito soprattutto sul sindaco di Tolmezzo Brollo “che oltre a ricoprire la carica di sindaco del comune capoluogo della Carnia ha inteso ricoprire anche la carica di presidente dell’UTI e come tutti sappiamo su benedizione della Presidente Serracchiani. Mentre in Carnia accadevano tutte queste disavventure a cui possiamo sommare la drammatica fine di Coopca – prosegue Cacitti – il sindaco di Tolmezzo preferiva dedicarsi compiutamente alla difesa della ricetta sulla pastasciutta all’amatriciana (con o senza formaggio) o alla promozione della città alpina girovagando tra l’Alto Adige o la Slovenia, mentre nella nostra Carnia il numero di aziende in crisi aumentava e diverse realtà chiudevano i battenti mandando a casa decine e decine di persone”.
“Oggi purtroppo la musica non cambia, infatti mentre alcune aziende stanno per delocalizzare parte dei propri dipendenti fuori regione, il sindaco di Tolmezzo nonché presidente dell’UTI decide di impegnarsi per la difesa della ricetta del Tiramisù e di rafforzare i controlli della vigilanza urbana nella propria città – aggiunge ancora l’esponente regionale – Un Città diventata cantiere nel cantiere, con lavori iniziati, sospesi, ripresi e difficilmente completati a distanza di anni e anni, esasperando cittadini e turisti e mettendo a dura prova tutti coloro che hanno una qualsiasi attività commerciale e che a fine mese devono far tornare i conti. Conti che difficilmente possono fare e capire coloro che non hanno mai avuto esperienze lavorative nel corso della propria vita o che non hanno mai dovuto staccare un assegno per pagare propri dipendenti o tasse varie”.
Mi auguro che questo signore rimanga là dove si trova senza doversi preoccupare di quello che ci riguarda. Un intervento becero, ignorante e fatto di falsità. Vado retro, torni ai suoi affari
sarebbe opportuno che il sig.luigi facesse l’elenco delle falsità presenti nell’intervento
Premetto che il mio non vuole essere un giudizio su Cacitti, ma un discorso sui politici in generale e su quanto vengano coinvolti i cittadini per decisioni importanti.
Noto che negli anni in cui non ci sono votazioni tutto e tutti tacciono, e sulle nostre teste passano decisioni impopolari e spesso incomprensibili che ci toccano nella vita di tutti i giorni: sanità, viabilità, posti di lavoro e molto altro. In una sola occasione i carnici hanno saputo alzare la testa, dimostrando di ottenere con la compattezza i risultati sperati (elettrodotto). Non serve aggiungere altro, meditate gente…..
Giustissimo Cacitti, tutto vero! Quando mandiamo a casa Brillo? Quando potranno tornare a rimpinguare le file dei disoccupati…lui è il suo giovine amico? Tolmezzini sveglia!