Riaperta dopo due ore l’autostrada A4 fra Villesse e Palmanova
AGGIORNAMENTO DELLE 19.00
Riaperta alle 19,00 la A4 fra Villesse e Palmanova, chiusa dalle 17,00 per un tamponamento. Sono state piuttosto complesse le operazioni per liberare il guidatore del furgone che aveva tamponato un mezzo pesante. L’uomo era rimasto incastrato fra le lamiere. Dopo la rimozione del furgone e la pulizia del manto stradale l’autostrada è stata riaperta al traffico. Attualmente si registrano ancora code a tratti fra il bivio A4/A23 e San Giorgio di Nogaro in direzione Venezia
AGGIORNAMENTO DELLE 18.00
Autostrada A4 di nuovo chiusa fra Villesse e Palmanova per un tamponamento fra un furgone e un mezzo pesante accaduto poco dopo le 17,00. L’autista del furgone è ancora incastrato fra le lamiere e i Vigili del Fuoco sono al lavoro per liberarlo. Il sinistro è avvenuto fra lo svincolo di entrata e quello di uscita, quindi i veicoli che vengono fatti obbligatoriamente uscire a Villesse possono rientrare percorrendo la rotatoria.
AGGIORNAMENTO DELLE 15.00
Ce l’hanno messa tutta per riaprire al traffico il più presto possibile e alle 14,00 il tratto di autostrada A4 compreso fra Villesse e Palmanova, chiuso da questa mattina a causa di un incidente in seguito al quale si era verificato uno sversamento di gasolio, alle 14 e 30 è stato riaperto. Vigili del fuoco, Polizia Stradale, personale di Autovie Venete (ausiliari al traffico e manutenzione d’urgenza) e tecnici della ditta incaricata della bonifica hanno lavorato senza sosta per mettere in sicurezza il tratto e rimuovere i mezzi incidentati (oltre alla cisterna rovesciata che trasportava gasolio, nel sinistro sono stati coinvolti anche un veicolo leggero e un autoarticolato) e ora – alle 15 e 10 – nonostante il maltempo stanno proseguendo con la bonifica ambientale e la fresatura del manto stradale a cui seguirà la riasfaltatura.
La bonifica ambientale: Prima si interviene meglio è. La rapidità è fondamentale per contenere i danni da sversamento in autostrada; quando accade un incidente, infatti, soprattutto se il sinistro vede coinvolti mezzi pesanti, una delle principali conseguenze è la fuoriuscita di gasolio dai serbatoi, gasolio che si riversa sull’asfalto ma anche, nei casi peggiori, nel terreno adiacente all’autostrada. Ripulire il più rapidamente possibile significa limitare i danni, evitando che il liquido inquinante penetri troppo in profondità. In questi casi, i primi ad arrivare sul posto sono gli ausiliari del traffico e il personale della manutenzione d’urgenza di Autovie Venete che, dopo una prima valutazione della situazione, comunicano al centro Radio Informativo l’entità dell’evento e le condizioni al contorno, affinché i tecnici addetti alla tutela ambientale, possano valutare le prime iniziative da intraprendere. Lo svuotamento completo dei serbatoi viene effettuato dagli operatori del soccorso meccanico o, in caso di fuoriuscita di gasolio o altre sostanze pericolose da cisterne, dai Vigili del Fuoco. Nel frattempo sull’asfalto interessato dallo sversamento o sul fondo del fosso vengono disposte panne o cuscini oleoassorbenti e materiali granulari con la stessa funzione.
Autovie, nei casi di potenziale contaminazione dei terreni e delle acque, si avvale di un’impresa esterna in grado di arrivare sul posto al massimo entro un’ora e mezza dalla chiamata. Le imprese che operano in questo ambito, sono autorizzate ad effettuare gli interventi di messa in sicurezza ambientale in emergenza e a trasportare il materiale asportato (pericoloso e non). Quando lo sversamento è molto elevato, infatti, diventa necessario rimuovere il terreno inquinato e trasferirlo in impianti di gestione autorizzati. Nell’area interessata viene poi trasportata una quantità di terreno vegetale certificato pari a quella prelevata, in modo da ripristinare lo stato dei luoghi. Nel 90 per cento degli incidenti con sversamento di sostanze pericolose, sono gli idrocarburi – generalmente gasolio – i liquidi che rischiano di contaminare il terreno o le acque. Questo perché, in caso di tamponamento o fuoriuscita dalla carreggiata di veicoli, sono proprio i serbatoi dei mezzi pesanti a presentare maggiore probabilità di rottura. Molto più rari, per fortuna, i sinistri a causa dei quali la dispersione nell’ambiente riguarda altri tipi di sostanze. Non esistono tempistiche standard negli interventi di ripristino ambientale: vale la regola che prima si fa meglio è, compatibilmente con le altre esigenze connesse alla salute e alla sicurezza delle persone. Il soccorso alle persone – quasi superfluo dirlo – ha la priorità assoluta, seguito dal “soccorso” all’ambiente. Il territorio, a seconda delle zone geografiche, presenta caratteristiche geologiche estremamente diverse, dalla permeabilità del terreno all’inclinazione, fino alla presenza di falde acquifere o corsi d’acqua superficiali ed è su queste caratteristiche che viene calibrato l’intervento.
Se in due casi su tre, la messa in sicurezza in emergenza garantisce il ripristino delle condizioni ambientali precedenti allo sversamento, ci sono delle situazioni più complesse che richiedono invece l’avvio di una procedura ambientale e amministrativa più articolata, che prevede prima la caratterizzazione del sito ( ovvero la definizione della diffusione dell’inquinante e l’individuazione delle vie di propagazione potenziale), e successivamente l’analisi del rischio ambientale che significa la valutazione dell’incidenza, sulla salute dell’uomo e sull’ambiente, degli effetti degli inquinanti. In caso di necessità, a questo punto scatta anche la predisposizione di un vero e proprio progetto di bonifica.
IL FATTO DELLA MATTINATA
Proseguono le operazioni di svuotamento della cisterna che si è rovesciata in A4, fra Villesse e Palmanova, questa mattina verso le 8 e 30.
Una buona parte del gasolio trasportato, purtroppo è fuoriuscito da uno dei serbatoi di cui sono composti i veicoli di questo genere, riversandosi sulla carreggiata. Attualmente è ancora in fase di trasbordo il gasolio contenuto nei serbatoi rimasti intatti. Un’operazione che deve essere completata prima della rimozione dei veicoli incidentati. Oltre alla cisterna, infatti, nel sinistro sono stati coinvolti un’autovettura e un mezzo pesante.
Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Stradale e al personale di Autovie Venete, è già arrivata anche la ditta che si occuperà della bonifica per cercare di stabilire il più rapidamente possibile l’entità dei danni e le modalità di intervento. Non è ancora possibile stabilire la durata della chiusura autostradale perché molto dipenderà dall’urgenza di riasfaltare prima di riaprire. Polizia Stradale e personale di Autovie sono riusciti a far defluire quasi tutti i veicoli leggeri bloccati, mentre i mezzi pesanti sono rimasti fermi.